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“Mai spegnere la luce”: Rita Terracciano trasforma il dolore in parole nel suo primo racconto autobiografico

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“Mai spegnere la luce” è il primo racconto autobiografico di Rita Terracciano, insegnante e giornalista, che ha scelto di trasformare una perdita intima e profonda in un atto d’amore universale.
 Il libro è nato nei giorni in cui l’autrice ha vissuto il Natale accanto alla nonna Livia – per tutti Anna – tra ospedali, ricordi, silenzi e gesti che rimangono scolpiti nella memoria.

Un diario che diventa racconto, una voce che si fa luce anche nel buio più grande.
”Scrivere è stato come attraversare il dolore a piedi nudi, ma anche come accendere una candela in una stanza che non volevo lasciare”, racconta l’autrice.
Ma “Mai spegnere la luce” non è solo il racconto di un lutto. È soprattutto il racconto di un amore assoluto: quello tra una nipote e la nonna che l’ha cresciuta, amata, accompagnata in ogni passo. Rita era per lei “la quarta figlia”. Questo libro nasce da quel legame speciale, unico, che ha avuto la forza di tenere insieme due vite. E ora, con le parole, continua a farlo.
Attraverso pagine cariche di emozione, fotografie in bianco e nero, citazioni letterarie e pensieri mai detti, Rita Terracciano costruisce un ponte tra chi resta e chi se ne va, rendendo ogni lettore parte di un viaggio intimo ma condivisibile.
 Un libro che tocca chiunque abbia amato profondamente.
 Un omaggio a tutte le nonne che hanno lasciato luce, dolcezza e insegnamenti silenziosi.
Il libro è disponibile su Amazon al seguente link: https://amzn.eu/d/0l4zoA3
CHI È L’AUTRICE

Rita Terracciano è una giovane donna, insegnante di lettere e giornalista pubblicista. Vive a Sant’Anastasia, ai piedi del Vesuvio, dove coltiva la scrittura come forma di memoria e resistenza affettiva.
Collabora da anni con testate giornalistiche e progetti scolastici, unendo passione educativa e sensibilità narrativa. È cresciuta accanto alla nonna Livia – per tutti Anna – che l’ha amata come una figlia. Un legame unico, che oggi custodisce e restituisce con la scrittura, come forma di gratitudine e amore. “Mai spegnere la luce” è il suo primo racconto autobiografico, una storia vera, delicata e potente, che attraversa il lutto con grazia e luce.

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