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Le piccole stazioni nella Terra dei fuochi tornano a vivere con il volontariato

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CASERTA – A Maddaloni lo scalo ferroviario “impresenziato” diventa sede del CSV provinciale. Che in autunno aprirà uno sportello nella stazione di Albanova, tra San Cipriano e Casal di Principe. Sono già 6 quelle riconvertite a finalità sociali grazie all’accordo nazionale FS-RFI-CSVnet.

La stazione ferroviaria di Maddaloni inferiore torna a vivere e diventa la sede del Centro di Servizio per il Volontariato di Caserta. Il piccolo scalo, rimasto da tempo senza personale (come centinaia di altri in tutta Italia), è stato ristrutturato nei mesi scorsi dopo essere stato assegnato in comodato d’uso gratuito al CSV provinciale “Asso.Vo.Ce.” in base all’accordo nazionale “Volontariato in stazione”, stipulato nel 2013 tra Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet.

L’inaugurazione è prevista per le ore 17.30 di giovedì 31 marzo e rappresenta un evento importante, non solo dal punto di vista simbolico, per un territorio difficile dove l’impegno sociale organizzato è spesso in prima linea con i suoi progetti per contrastare le problematiche della “Terra dei fuochi” e la presenza diffusa di attività illegali.
Il Comune di Maddaloni, quarto per densità abitativa in tutta la provincia di Caserta, è uno dei territori a più alto tasso di disoccupazione, epicentro di gravi problematiche legate all’inquinamento e con un tasso di incidenza di tumori molto più alto rispetto alla media del territorio.

Con la sua nuova sede, il CSV di Caserta sarà sempre più al servizio delle oltre 360 associazioni che operano nella provincia, potendo da oggi destinare ad esse il notevole risparmio annuale sui fondi erogati dal Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato (alimentato dalle fondazioni di origine bancaria) della Campania. Più ascolto, più disponibilità di spazi, più risorse per sostenere progetti sociali incisivi per il territorio, per rianimare le periferie urbane e per sopperire anche alle lacune del sistema socio-sanitario.

Quella di Maddaloni, inoltre, non sarà l’unica stazione recuperata nel casertano per il volontariato. Infatti, entro l’autunno di quest’anno saranno pronti anche i locali dello scalo di Albanova nel centro abitato di San Cipriano d’Aversa, comune confinante con Casal di Principe, nel cuore dell’Agro Aversano. I locali ospiteranno uno sportello territoriale, sempre del CSV Ass.Vo.Ce., a disposizione delle associazioni e dei cittadini che vogliono impegnarsi in attività di solidarietà.

Maddaloni e Albanova sono solo due delle 6 stazioni già assegnate grazie all’accordo FS, RFI – CSVnet (e sono in corso verifiche su altri scali). Nel 2014, l’associazione “Pros onlus Pineto” ha ottenuto la stazione di Pineto, divenuta una base logistica per un servizio innovativo di trasporti socio-sanitari, assistenza e consegna dei farmaci a domicilio nella Provincia di Teramo. Sarà consegnato anche lo scalo di Camaro Superiore, in provincia di Messina, gestito dall’associazione “Maria Regina” per convertirlo in un “Parco Urbano per le arti” dedicato ad adulti e bambini. In Toscana infine, sono ben due le piccole stazioni assegnate: gli spazi dello scalo di Isola d’Arbia/Tressa (Si) saranno utilizzati dall’associazione Centro Studi Farma Merse sia come sede ma soprattutto come centro di raccolta, conservazione e restauro, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. La stazione di Figline Valdarno (Fi) invece è stata di recente affidata all’associazione “Autismo Firenze” onlus che supporta l’integrazione socio ambientale delle persone con autismo.

“Il recupero di questi spazi, un tempo così centrali per la vita delle piccole città, e la loro destinazione ad ospitare servizi nuovamente destinati alla collettività – commenta il presidente di CSVnet Stefano Tabò – accrescono molto le possibilità del volontariato di raccogliere le nuove sfide sociali, avvalendosi sempre più dell’aiuto dei Centri di Servizio”.

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