Connettiti con noi

News

Il dossier: «Ecco come muoiono i Parchi in Campania»

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

vesuvio3NAPOLI – I Parchi Regionali della Campania rischiano di scomparire. L’allarme è stato lanciato da Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Legambiente per le Aree Protette e Biodiversità e da Pasquale Raia, responsabile regionale. «Nonostante la legge del 6 settembre 1993, che vincola le Regioni a tutelare i Parchi Regionali e garantirne la continua manutenzione, la cura e il sostegno della biodiversità – informa Raia – oggi, a 20 anni dall’entrata in vigore di tale legge non sono stati ancora presi provvedimenti adeguati che controllino l’attività e le condizioni dei Parchi. Così si crea un paradosso: aree sottoposte a vincoli di protezione sono lasciate però all’incuria per mancanza di personale e penuria di fondi stanziati dalla Regione». Il 30% del suolo campano, che secondo quanto stabilito dalla legge dovrebbe essere preservato dagli interventi cementifici o distruttivi degli ecosistemi da parte dell’uomo, muore. La responsabilità, secondo Legambiente, è da ascriversi alla Regione, sin troppo sorda e incurante degli appelli dell’organizzazione susseguitisi negli anni.
[monoslideshow id=159 w=450 h=300 present=’sparkles’]
IL GIUSTO VALORE – «Negli anni passati i fondi stanziati dall’Unione Europea per la protezione dei Parchi Regionali sono stati mal utilizzati, favorendo una cattiva gestione di questi e non introducendo le risorse e il personale adeguati per il loro mantenimento – avverte Nicoletti – ma se in passato dall’Europa sono arrivati fondi in Campania la ragione è da ricercarsi nella qualità e nella ricchezza del territorio che sono sin troppo evidenti». Basti pensare, infatti, alla foce del fiume Volturno che nella sua estensione di 8 chilometri, notoriamente inquinata, ogni anno ospita ornitologi provenienti da ogni parte del mondo per assistere alle migrazioni di uccelli che trovano nella flora locale il ritrovo durante il loro passaggio verso l’Africa. Ma le istituzioni non se ne curano abbastanza, tanto da giungere all’indifferenza davanti a sentenze come quella del Tar che ha stabilito la possibilità di praticare l’attività venatoria nel Parco dei Monti Lattari. «Questi avvenimenti uccidono i Parchi – sostiene Nicoletti – e il conflitto di competenza tra gli assessorati all’agricoltura, all’ambiente e all’urbanistica complica maggiormente le cose».
IL PIANO DI LEGAMBIENTE PER L’ASCOLTO – Nasce così da Legambiente un piano di ascolto per raccogliere le testimonianze dagli enti parco, partendo dal parco nazionale del Vesuvio, ma coinvolgendo nei mesi prossimi tutta la regione. L’iniziativa coinvolgerà nell’azione di rilancio delle aree protette tutte le forze positive, economiche, sociali e imprenditoriali, per costituire una speranza di rilancio dell’immagine e dell’economia della Campania. Spetta ai cittadini, alle comunità, alle associazioni e al mondo della ricerca rilanciare il progetto politico delle aree protette in Campania e recuperare l’immagine offuscata a causa di una classe politica che ha occupato i parchi anziché occuparsi dei parchi. Lasciare inascoltato tale appello rappresenterà un’ennesima rinuncia, non solo alla riqualificazione del territorio, ma anche nel costruire un futuro per i giovani. Come sostiene Nicoletti, lo sviluppo del turismo con la diffusione di modalità di viaggio molto settoriali nonché dell’agricoltura dei prodotti di qualità che può essere praticata nei territori protetti si creerebbero risposte oggettive alle problematiche che la crisi pone a tutti i settori.

di Claudia Di Perna

 

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti

medolla 3 settimane fa

Incendio Vesuvio, Legambiente:”Spegnere le fiamme e accertare le responsabilità”

medolla 2 mesi fa

RIPARTE IL SERVIZIO DEI “BATTELLI SPAZZAMARE” SUL LITORALE CASERTANO

medolla 4 mesi fa

SPIAGGE PULITE GRAZIE ALL’IMPEGNO DEI DETENUTI DI SECONDIGLIANO

medolla 4 mesi fa

Matese, finalmente il Parco Nazionale. Premiato l’impegno delle associazioni ambientaliste per l’area protetta

Dall'autore

Gravetti 10 ore fa

“MIA CARA MIMÌ” Concerto-spettacolo per celebrare le donne con la voce di Mia Martini

Gravetti 15 ore fa

A Cercola inaugura il Baraonda Cafè: un bar sociale gestito da ragazzi con autismo

Gravetti 15 ore fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 19 ore fa

“Stazione Quiescenza”, dove tutti i lavoratori vogliono giungere…

Agenda

medolla 10 ore fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 15 ore fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 3 giorni fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

medolla 6 giorni fa

L’Agenda 2030 raccontata, con opere d’arte urbana, sui muri di New York

Salta al contenuto