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I giovani italiani e il Servizio Civile Universale: conoscenza e predisposizione a svolgere l’esperienza

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Il Servizio Civile Universale: profilo, percezione e potenzialità per i giovani

Il Dipartimento ha realizzato, in collaborazione con SWG,  un’analisi sul Servizio civile universale (SCU) per esplorarne il livello di conoscenza e consapevolezza tra i giovani, nonché eventuali motivazioni.

I risultati forniscono un quadro dettagliato sui valori, le opportunità e i punti di attenzione che caratterizzano la partecipazione, oltre a costituitire una chiave di lettura preziosa per capire come rendere il Servizio civile più accessibile e coinvolgente per le nuove generazioni.

Il 75% dei giovani intervistati ha sentito parlare del SCU, ma solo il 34% dichiara di sapere bene di cosa si tratti, mentre il 41% possiede una conoscenza superficiale e il 25% non ne ha mai sentito parlare. La lacuna informativa è particolarmente accentuata tra i giovani ai margini delle reti sociali e digitali (57% di questi non conosce l’Istituto).

Le principali fonti di informazione sono le reti informali, come amici (39%) e social media (37%). La consapevolezza della presenza di enti che offrono esperienze SCU è più alta tra i giovani del Centro-Sud e quelli con precedenti esperienze di partecipazione sociale.

Motivazioni, prospettive e barriere alla partecipazione

Il SCU è percepito come un’esperienza positiva e arricchente, soprattutto come un’occasione per crescere a livello personale (33%) e acquisire competenze utili per il lavoro (23%). La dimensione economica risulta meno rilevante, citata solo dal 12%.

Il 48% dei giovani coinvolti nella rilevazione si dichiara interessato a partecipare al SCU, il 15% è indeciso, mentre il 36% non è interessato. Tuttavia, emerge uno scarto significativo tra il numero di giovani potenzialmente interessato a partecipare e chi partecipa concretamente: solo l’8% presenta domanda e appena il 3% conclude l’esperienza.

Le principali difficoltà segnalate dai giovani sono:

  • Impegni di studio o lavoro (59%);
  • Percezione di opportunità poco stimolanti (25%);
  • Scarsa chiarezza sulle modalità di accesso al servizio (10%).

Anche dal punto di vista dei settori di intervento, i giovani esprimono un interesse diversificato per i progetti SCU, con una preferenza per progettualità relative a: Ambiente e tutela del territorio (34%),  Educazione e promozione culturale (32%), Patrimonio artistico e culturale (31%), Progetti digitali (31%). Ambiti più tradizionali, come l’assistenza sociale (29%) o la protezione civile (28%), risultano comunque rilevanti. 

I dati confermano, quindi, che il Servizio civile universale rappresenta un’importante politica giovanile, capace di offrire opportunità di crescita personale e professionale. Ovviamente, per aumentare la partecipazione, tutti gli attori coinvolti nell’attuazione del SCU – dalle istituzioni alle organizzazioni accreditate, passando per il mondo della scuola e dell’informazione – dovranno lavorare insieme per rimuovere le barriere e promuovere il valore del servizio civile come strumento di cittadinanza attiva e solidarietà.

a questo link la ricerca

https://www.politichegiovanili.gov.it/media/twohm22f/swg-report-di-sintesi-scu-dicembre-2024.pdf

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