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“Facciamo squadra”: ragazzi con disabilità e giovani calciatori del Portici insieme per l’inclusione

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Il primo calcio al pallone all’interno dello storico stadio San Ciro di Portici lo hanno dato pochi minuti prima che iniziasse l’ultima partita di campionato della squadra della cittadina vesuviana. Nel clima di festa per la fine del campionato, i ragazzi speciali di alcune associazioni porticesi hanno simbolicamente dato il via, con il loro kick off, il calcio d’inizio, all’iniziativa “Facciamo squadra”, evento di inclusione e sport che prenderà le mosse a settembre e che è stata lanciata proprio domenica scorsa.

Le associazioni coinvolte fanno parte della rete “Politiche sociali e progetti – Associazione di Promozione sociale”; tra queste “Andare Oltre Odv” e “Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti- provincia di Napoli”, insieme a loro la Consulta dei cittadini con disabilità Città di Portici e il sostegno fondamentale dell’hub associativo e culturale di Villa Fernandes.

Ideatore e coordinatore è il presidente di “Politiche sociali e progetti” Paolo Gentile, che spiega: «Abbiamo scelto di chiamare questa iniziativa “Facciamo squadra” non a caso, perché coinvolge ragazzi e adulti delle associazioni aderenti, tutti con disabilità, e gli istruttori e le giovanili della squadra del Portici».

Ma in cosa consisterà questo progetto? «Si tratta di attività che vogliono creare un connubio tra sport e inclusione – continua Gentile – In concreto, una volta a settimana giovani e adulti con disabilità faranno sport all’interno del complesso del San Ciro e lo faranno insieme ai giovani della compagine cittadina. Peraltro è un’iniziativa unica sinora a Portici, dove le attività ludiche e sportive per persone con disabilità sinora si sono svolte sempre all’interno. Stavolta abbiamo invece la possibilità di sfruttare lo stadio e, cosa ancora più importante, di fare in modo che ad allenarsi insieme siano ragazzi con disabilità e senza».Le adesioni al progetto sono ancora aperte: «Già diverse associazioni del Vesuviano parteciperanno, ma siamo aperti anche alla partecipazione delle scuole e delle famiglie, grazie anche alla presenza della Consulta. Un ringraziamento va alla dirigenza del Portici che ci ha accolto con entusiasmo».

Rispetto al messaggio che con “Facciamo squadra” si intende lanciare, il presidente di “Politiche sociali e progetti” racconta: «Vogliamo che attraverso lo sport si unisca, che sia un elemento forte di aggregazione. Concetti fondamentali saranno da settembre l’unione e il coinvolgimento».

Una missione possibile anche grazie all’impegno della rete presieduta da Gentile, che è la «prima associazione di promozione sociale in Campania costituita da cittadini attivi, associazioni di volontariato e cooperative sociali operanti nel terzo settore» nata nel marzo del 2014 e che da allora si occupa di disabili, anziani, minori, giovani, immigrati, famiglia, dipendenze, emarginazione e disagio.

di Bianca Bianco

 

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