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Ecco cosa fare in caso di terremoto, i consigli della Coapsa

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Cosa fare in caso di terremoto? L’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, attraverso la Commissione Architetti Protezione Civile e Sicurezza Abitativa (Coapsa), da tempo si impegna nella divulgazione di buone pratiche. Una delle iniziative più incisive è il progetto “Arriva Zio Terry! La mia casa è sicura?”, un modello di comunicazione rivolto alle scuole. Sensibilizzare i giovani significa infatti coinvolgere, indirettamente, anche le loro famiglie, diffondendo la cultura della prevenzione.
Prima che la terra tremi, è fondamentale conoscere alcuni aspetti chiave:
Verifica della classe sismica del Comune: sapere il livello di rischio dell’area in cui si vive è il primo passo per proteggersi. Controllo della sicurezza strutturale: le abitazioni devono rispettare le norme antisismiche, un aspetto spesso trascurato. Gestione degli impianti domestici: sapere dove si trovano gli interruttori di gas, acqua ed elettricità può prevenire danni secondari. Riduzione dei rischi interni: evitare di posizionare oggetti pesanti su mensole alte, fissare mobili ingombranti alle pareti e predisporre un kit di emergenza con medicinali, torcia, batterie, radio e coperte termiche. Conoscenza dei piani di emergenza: sapere dove si trovano le aree sicure della città e le vie di fuga è essenziale per reagire con prontezza.
Cosa fare durante la scossa
Se il terremoto coglie di sorpresa, mantenere la calma è fondamentale. A seconda di dove ci si trova, è importante seguire queste linee guida: in casa o in un edificio: ripararsi sotto un tavolo robusto, lontano da finestre e mobili alti; evitare ascensori e scale. All’aperto: allontanarsi da edifici, alberi e linee elettriche; evitare ponti e pendii. In auto: fermarsi in un luogo sicuro, lontano da strutture che potrebbero crollare, senza ostruire le vie di soccorso.
Dopo il terremoto: come agire con lucidità
Superata la scossa, è fondamentale agire con prudenza: controllare lo stato di salute proprio e altrui e prestare soccorso senza muovere inutilmente i feriti. Evitare edifici danneggiati e uscire con attenzione, proteggendo la testa e indossando scarpe robuste. Raggiungere un’area sicura e non usare l’auto per non bloccare le vie di emergenza. Limitare l’uso del telefono per lasciare libere le linee di soccorso. Verificare la propria abitazione: prima di riutilizzare gas o elettricità, assicurarsi che non ci siano perdite o danni strutturali.
L’impegno della Coapsa dell’Ordine degli architetti non si limita alla divulgazione delle norme di comportamento, ma punta anche a una riflessione più ampia: la sicurezza delle nostre case non si costruisce solo con interventi straordinari, ma con una manutenzione costante. Esattamente come il corpo umano ha bisogno di cure continue per mantenersi sano, anche gli edifici richiedono attenzione e monitoraggio regolare. Attendere un evento sismico per correre ai ripari è una strategia fallimentare: la prevenzione è l’unica via per proteggere noi stessi e le nostre famiglie. Diffondere queste informazioni è un dovere civico. La terra può tremare in qualsiasi momento, ma essere preparati può fare la differenza tra il panico e una reazione lucida e sicura.

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