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Ecco CAG, giovani e sociale per fare rete e promuovere il territorio

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Uno spazio di confronto e di aggregazione. Un modo per permettere a ragazzi e giovanissimi di potersi esprimere e raccontare la propria crescita e il proprio territorio. E’ la mission dell’ “associazione Genitori- Marilina Tartaglia” di Sant’Elia a Pianisi in provincia di Campobasso,  che grazie all’ammissione al finanziamento dell’ “Avviso per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato e da associazioni di promozione sociale, ai sensi dell’ art. 72 del D.LGS. n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore – Risorse Aggiuntive 2020 (D.M. 93/2020, D.M. n. 156/2020), sta dando vita al progetto “CAG – Centro Aggregazione Giovanile”.

L’intento è quello di riservare la massima attenzione ai ragazzi e agli adolescenti, creando uno spazio a loro disposizione, individuato nel Centro Caritas “Madre Teresa”, per occupare positivamente e costruttivamente il tempo libero, creare occasioni stabili di confronto, promuovere azioni aggregative e formative. Un punto di ritrovo dove i ragazzi possano relazionarsi, confrontarsi, discutere sulle problematiche giovanili emergenti, ma anche impegnarsi in una serie di attività, realizzando, attraverso un gioco di squadra che li vede direttamente coinvolti in prima persona, iniziative diversificate, come la creazione di una mini redazione per l’allestimento e l’alimentazione di uno spazio web per la diffusione di informazioni locali ma anche regionali , di eventi formativi, sociali e culturali da organizzare e realizzare in loco,  di laboratori multidisciplinari, di musica, di canto, manuali  per sviluppare la propria creatività.

Per il lancio del portale e per la promozione del progetto editoriale  l’ “associazione Genitori”, di Sant’Elia a Pianisi in provincia di Campobasso, ha chiesto una forma di consulenza e confronto con gli operatori dell’area comunicazione del CSV Napoli che in un’ottica di collaborazione interregionale hanno messo anche a disposizione la testata Comunicare il sociale per favorire l’avvio dell’attività progettuale. In particolare i giovani che editeranno il periodico e animeranno la pagina web hanno deciso di ospitare sui propri spazi alcuni articoli pubblicati sul sito comunicareilsociale.com, portale di riferimento nel mondo dell’informazione dal terzo settore, a cui i “giovani redattori”si ispireranno per fare comunicazione sociale.

Tra le attività previste dal progetta anche la pubblicazione di un periodico a cadenza trimestrale per raggiungere le persone e le famiglie dell’area che non hanno acceso a internet o non dispongono della necessaria conoscenza informatica.

L’obiettivo è anche quello di “riaprire” la comunità giovanile, sollecitando i ragazzi e gli adolescenti ad imparare  a gestire le dinamiche di gruppo sotto la guida di operatori e volontari esperti, stimolando interessi rivolti alla promozione del territorio e delle sue peculiarità, alla valorizzazione della figura religiosa di Padre Raffaele, dichiarato Venerabile nel settembre 2019 e per il quale è in corso la causa di beatificazione e di altre personalità di spicco dell’area del Fortore molisano.

Si tratta di una proposta sperimentale che integra le azioni fin qui realizzate dall’Associazione, con l’utilizzo di figure professionali e volontarie in possesso di adeguata professionalità e attraverso una rete di collaborazione pubblico/privato sociale in grado di offrire ampia copertura al territorio di riferimento e alle esigenze espresse dalla popolazione adolescenziale residente.

Il progetto mira a sostenere il contesto sociale e a promuovere la positiva condivisione con gli enti locali, dell’Ambito Territoriale sociale di Riccia/Boiano, in cui ricadono i Comuni interessati, la scuola, le famiglie, altri enti del terzo settore, realtà produttive private, enti di formazione professionale accreditati , professionisti dell’informazione, che nella prima fase dovranno indirizzare e supportare i ragazzi per la creazione e la realizzazione dello spaziosa proposta intende, dunque, prevenire e contrastare soprattutto il disagio giovanile mediante la costruzione e il consolidamento di una fitta rete territoriale flessibile e competente.

L’iniziativa è supportata dalla consapevolezza che la promozione di azioni tese ad accompagnare e supportare il processo di crescita ed educativo dei minori presenti sul territorio, passa necessariamente attraverso mutamenti nell’organizzazione sociale e ambientale, nonché l’adozione di politiche coordinate tese a favorire lo sviluppo di servizi aggregativi, informativi e formativi più adeguati alla luce dei cambiamenti imposti dall’emergenza pandemica.

Tra gli obiettivi primari vi è quello di rafforzare lo spirito di resilienza degli adolescenti e dei giovani che, troppo spesso, sono costretti per motivi di studio o formativi a lasciare quest’area già penalizzata da un costante depauperamento demografico.

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