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Dall’Avis alimenti e derrate per i più fragili. Esposito: «E’ la risposta a chi dice che i pacchi alimentari a Napoli li dà la camorra»

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Una donna è seduta su una panchina all’uscita dell’oratorio di vico Santa Margherita a Fonseca. Aspetta in silenzio e con dignità di poter entrare per chiedere aiuto a chi è all’interno. Dentro ci sono i volontari dell’Avis comunale di Napoli, i rappresentanti della III Municipalità e del Consiglio comunale. L’occasione per l’incontro, che si è svolto questa mattina, è stato un gesto concreto di solidarietà da parte di un’associazione attiva da anni sui territori (nelle scuole, nelle fabbriche, nelle chiese e in tanti altri luoghi di aggregazione). Dopo la spesa sospesa e il carrello solidale arriva ora la consegna di 150 pacchi con generi alimentari per le famiglie meno abbienti. Ma attenzione: a beneficiarne non saranno soltanto quelle dei quartieri Stella e San Carlo all’Arena, perché la Municipalità guidata dal presidente Ivo Poggiani farà da traino, a sua volta, per aiutare le altre Municipalità più bisognose in questo momento storico particolare. «Ringraziamo l’Avis di averci scelto come capofila – dichiara Poggiani, presente insieme ai consiglieri Ciro Guida, Carlo Leone, Raffaele Pacifico e Teresa Kesler – perché in tanti in queste ore stanno facendo una piccola goccia nel mare, che poi diventa un oceano. A maggior ragione è un bel gesto quello dell’Avis, la cui prima mission è – come sappiamo – la raccolta di sangue. Giova infatti ricordare che in questo periodo siamo in grande difficoltà con le banche ematiche e c’è tanta richiesta negli ospedali, per cui si invitano tutti a donare. Ed è bello dunque che un gesto simile venga da chi fa da anni solidarietà e ora, comprendendo le esigenze del territorio, lo fa anche in altri modi. Ho chiesto poi alle politiche sociale del Comune di segnalarci 4 territori che sono attualmente in sofferenza ed hanno necessità di pacchi alimentari». Alla consegna è intervenuto il presidente Avis comunale Napoli Antonio Esposito, che ha sottolineato come «questa sia la risposta a chi dice che i pacchi alimentari a Napoli li dà la camorra». Ma com’è nato il progetto solidale? «Ci siamo riuniti in Consiglio comunale – aggiunge Esposito – e abbiamo deciso di utilizzare alcuni nostri fondi per acquistare generi alimentari per i nuclei familiari più bisognosi. Così in sinergia con il consigliere Gabriele Mundo, lo abbiamo fatto attraverso la III Municipalità che si farà pilota per donarli ad altre».

di Giuliana Covella

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