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A Vico Equense la caccia si chiude con un gufo ucciso: insorge il WWF

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Un gufo, rapace notturno protetto e non cacciabile, è stato trovato impallinato e in fin di vita a Vico Equense. Alcuni cittadini lo hanno consegnato ancora vivo agli agenti di polizia e poi al WWF ma la corsa contro il tempo non è servita a salvargli la vita. “Dalla radiografie è apparsa subito evidente la presenza di pallini di piombo in una zampa dell’animale oltre ad una frattura all’ulna dell’ala sinistra – fanno sapere dal WWF, che in Campania è presieduto dal delegato Raffaele Lauria – il gufo è un rapace notturno ed è probabile sia stato vittima della consueta caccia di appostamento alla beccaccia che si svolge prima dell’alba e causa, per la scarsa visibilità, l’uccisione di un gran numero di specie protette da parte di cacciatori pronti a colpire qualsiasi cosa si muova nella penombra”. Secondo la ricostruzione “il colpo di arma ricevuto alla zampa deve averlo fatto precipitare ferendosi all’ala o forse un pallino ha attraversato l’ala fratturandola, difficile stabilire la dinamica, quel che è certo è che l’animale è stato sparato con un fucile da caccia e non è stato più in grado di predare e nutrirsi.” Le temperature fredde di questi giorni lo hanno debilitato ulteriormente portandolo alla morte. Per contrastare la continua stragrande di fauna selvatica, intanto, c’è il progetto europeo Life SWiPE, di cui il WWF Italia è partner assieme ai WWF di altri 12 paesi europei e importanti partner istituzionali, punta proprio a rendere più efficaci le azioni di contrasto ai crimini contro la fauna selvatica, migliorando la consapevolezza e la capacità delle autorità pubbliche, anche attraverso il potenziamento dello scambio di conoscenze e l’aumento della cooperazione nazionale e transfrontaliera.

di Mirella D’Ambrosio

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