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L’impegno sociale passa per lo sport: l’esperienza della Rinascita Giustiniano

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rinascitaNAPOLI – Sport e sociale. È il motto dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Rinascita Giustiniano di Soccavo. Un gruppo di volontari che fa del calcio un momento di aggregazione per aiutare i bambini a uscire dal disagio. «Vogliamo dare un’opportunità alle persone svantaggiate – spiega il presidente Giuseppe Castiello, 36enne – il nostro impegno ha una forte valenza sociale. Io ho vissuto nella mia vita tanti momenti difficili e capisco che significa vivere con disagio».
Castiello è disabile e da qualche anno è riuscito a vincere un tumore. «Invito la cittadinanza a girare negli ospedali per vedere chi veramente soffre- continua Castiello -forse così possiamo apprezzare di più la vita. Il mondo del calcio è considerato una macchina per fare soldi mentre per noi è un’occasione per comunicare dei valori. Questa è la visione di Giovanni Maddaloni, maestro di judo di Scampia e padre di Pino, campione olimpionico a Sidney; mi ispiro a lui nell’impegno sociale e sportivo. Come Rinascita Giustiniano cerchiamo il coinvolgimento di tutte le forze sane del quartiere. L’associazione prende il nome dalla lunga strada che collega il quartiere della Loggetta con Soccavo. È una strada dedicata all’imperatore Bizantino che ci ha lasciato il Corpus iuriscivilis, oggi alla base del diritto civile. Per il nostro sodalizio abbiamo scelto il suo nome per il legame con il diritto e per l’importanza del rispetto delle regole». L’Asd Rinascita Giustiniano è iscritta alla Figc e partecipa anche a tante iniziative di carattere sociale. La stagione 2013-2014 ha visto l’organizzazione di alcuni eventi come il 31 maggio al Collana con la manifestazione “Diamo un calcio alla leucemia” a cui hanno partecipato decine di scuole calcio. L’associazione conta circa 70 ragazzi e c’è una collaborazione con la parrocchia San Giovanni XXIII. Si avvale della partecipazione attiva dei genitori. Non mancano le intese con altre scuole calcio come la Pozzuoli Calcio di Monterusciello.
«Ai nostri bambini insegniamo prima a perdere e poi a vincere – conclude Castiello – e spesso questi messaggi devono arrivare prima ai genitori». Il direttore sportivo è Umberto Arato, già giocatore dell’Internapolie con una lunga esperienza di allenatore di squadre giovanili. «Avevo lasciato il calcio – racconta – poi mi sono incontrato con questi ragazzi e mi è venuta la voglia di rimettermi in gioco. La nostra scuola ha sede nella struttura Asd 2000 di Soccavo, a metà strada tra i quartieri di Soccavo e La Loggetta».

di Ciro Biondi

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