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“A misura di bambino”: la campagna della Chiesa di Napoli ETS per l’infanzia e la pace, da Napoli alla Palestina
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Negli ultimi anni la Chiesa di Napoli, sotto la guida dell’arcivescovo don Mimmo Battaglia, ha intrapreso un cammino chiaro e deciso, scegliendo di porre l’infanzia, l’educazione e la tutela dei minori tra le priorità del proprio impegno sociale e pastorale. Questa visione nasce dalla consapevolezza che la carità non può limitarsi alla gestione dell’emergenza, ma deve tradursi in progetti strutturati e reti durature. L’obiettivo è rispondere concretamente a esigenze di giustizia, inclusione sociale e promozione umana, restituendo dignità e futuro alle fasce più fragili della nostra città.
Per conferire forza, trasparenza e sostenibilità a questa missione è nato il ramo ETS, l’Ente del Terzo Settore dell’Arcidiocesi. Questo strumento operativo coordina le opere educative e caritative, incarnando i valori dell’accoglienza e trasformando la fede in una tangibile responsabilità sociale. In un tempo storico segnato da fragilità economiche, conflitti e solitudini, l’ETS propone un nuovo modo di operare nel sociale, fondato sulla partecipazione diffusa e sulla condivisione del bene comune, poiché non può esistere solidarietà senza comunità, né comunità senza una cura costante per i più piccoli.
Da queste premesse nasce “A misura di bambino“, un progetto pensato per restituire l’infanzia a chi l’ha perduta. Non si tratta di un’iniziativa episodica, bensì di una strategia capillare che mira a creare un’alleanza permanente tra cittadini, scuole, aziende, parrocchie ed enti. È un modello che unisce la forza della carità alla concretezza della progettualità, basato sulla convinzione che la pace non si costruisca nei palazzi del potere, ma nei cuori delle persone, e che i primi costruttori di pace siano proprio i bambini.
“A misura di bambino” non è soltanto un progetto di aiuto materiale, ma un percorso di consapevolezza collettiva e una proposta di pedagogia della pace che, partendo dai più piccoli, intende coinvolgere e responsabilizzare il mondo degli adulti. Si è deciso di partire con questa iniziativa valicando i confini locali per abbracciare una terra ferita e resiliente: la Palestina. A seguito di un proficuo confronto con il Patriarca di Gerusalemme, l’ ETS ha scelto di sostenere i bambini palestinesi costruendo ponti di fraternità. Il progetto prevede la riqualificazione di spazi educativi e ricreativi in collaborazione con le comunità locali e le scuole parrocchiali, oltre alla fornitura di materiali scolastici, alimentari e sanitari per i minori più vulnerabili.
Per sostenere queste attività è necessario strutturare un sistema solido di alleanze. Il progetto si realizza grazie a un modello partecipativo aperto a tutti, dove ogni contributo diventa una carezza concreta sotto forma di un pasto, un farmaco o un quaderno. I cittadini possono donare online tramite il sito ufficiale, via app di pagamento o con bonifico bancario; le scuole e le parrocchie sono chiamate a diventare luoghi di sensibilizzazione, mentre le aziende e gli enti possono aderire come sponsor o partner solidali. A supporto della raccolta è stato realizzato uno spot generato con l’AI e una grafica dedicata.
“A misura di bambino” vuole essere un contenitore strategico capace di trasformare il patrimonio più prezioso della città, ovvero la solidarietà, in azioni misurabili e replicabili. L’ambizione è rendere Napoli non solo una città del cuore, ma una capitale della speranza che agisce da ponte tra le periferie del mondo e il centro della dignità umana.
Per chi desidera contribuire, è possibile effettuare una donazione libera tramite la sezione “Dona ora” sul sito della Chiesa di Napoli o tramite bonifico bancario intestato ad Arcidiocesi di Napoli– Progetto “A misura di bambino”.






