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 “Santa Maria di Costantinopoli. La Cappella dei Marinai di Torre del Greco”. La presentazione del libro su uno dei luoghi di culto più antichi del Vesuviano

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Il 14 giugno, alle ore 19.00, sarà presentato nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco il volume “Santa Maria di Costantinopoli. La cappella dei marinai di Torre del Greco”, di Giuseppe Maddaloni ed Ernesto Pinto, edito dalla “Dante & Descartes”. Il testo indaga e ricostruisce la storia di uno dei luoghi di culto più antichi e importanti della città, legato a doppio filo alle vicende della marineria torrese e in modo particolare al Pio Monte dei Marinai, istituzione di mutuo soccorso fondata nel 1615 che accorpava marinai, pescatori e armatori di feluche.

Un percorso storico, artistico e devozionale che attraverso molteplici fonti d’archivio, quasi tutte inedite, riscrive la storia di una delle presenze monumentali più significative della città sopravvissuta all’eruzione del Vesuvio del 1794. Fondata al principio del Cinquecento, posta sotto il patrocinio dei principi di Stigliano al principio del Seicento, ricostruita dopo la peste del 1656, Santa Maria di Costantinopoli divenne la chiesa più ricca della città sotto l’azione lungimirante dei marinai di Torre del Greco. La struttura si arricchì negli anni di stucchi, dorature, marmi commessi, preziose argenterie e raffinati parati sacri. Un patrimonio di tutto rispetto, in parte ancora conservato, che gli autori sono riusciti a ricostruire attraverso una pluralità di fonti esaltate anche grazie alle fotografie di Mimmo Torrese, professionista di lunga e riconosciuta esperienza.

Gli autori, profondi conoscitori della storia locale e già autori di alcune pubblicazioni riguardanti il patrimonio storico artistico di Torre del Greco, hanno consultato diverse fonti conservate tra l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Storico del Banco di Napoli, il diocesano e l’Archivio della Basilica di Santa Croce.

«Il nostro lavoro – spiegano gli autori – mette un punto fermo sulla storia di uno dei monumenti più importanti e significativi della città. Speriamo sia di sprono per il recupero completo della chiesa e di tutte le sue opere interne. Molto si sta facendo ma è ancora poco. Molti arredi della chiesa necessiterebbero di restauri urgenti e magari di una musealizzazione.

Pensiamo al patrimonio tessile pubblicato per la prima volta, agli argenti e alle opere lignee della chiesa – aggiungono Maddaloni e Pinto – un patrimonio che, grazie alla ricerca archivistica, riceve finalmente l’importanza che merita».

Durante la presentazione saranno riconsegnati alla collettività due dei quattro preziosi paliotti d’altare risalenti al XVII secolo trafugati dalla chiesa e ritrovati in Sicilia grazie all’azione dei carabinieri Tutela patrimonio artistico e culturale. Oltre agli autori interverranno don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica di Santa Croce; Imma Ascione, già direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; il Tenente Colonnello Gianluigi Marmora, comandante del nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Palermo; il Capitano Massimiliano Croce, comandante del nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Napoli; il Capitano Andrea Leacche, comandante della Compagnia carabinieri di Torre del Greco. Modererà Antonio Ferrara, giornalista del quotidiano la Repubblica.

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