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A Sorrento 50 volontari della Protezione Civile

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NAPOLI. Il Nucleo di Protezione Civile del Comune di Sorrento cerca volontari. Il bando di reclutamento, consultabile all’indirizzo www.comune.sorrento.na.it, messo a punto dal comune sorrentino è rivolto a cittadini maggiorenni di entrambi i sessi. Il termine per presentare la domanda di partecipazione è fissato al 12 ottobre. L’apertura del bando segue l’approvazione di due importanti regolamenti in materia di protezione civile e la riorganizzazione, avviata lo scorso mese di febbraio dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, dal vice sindaco, Giuseppe Stinga e dal dirigente del II Dipartimento, Antonio Marcia. L’Ufficio di Protezione Civile del Comune di Sorrento dispone infatti di due funzionari a tempo pieno specificamente formati, la collaborazione di un emergency manager e di due geologi che stanno ultimando il Pec – Piano di Emergenza Comunale e le procedure di emergenza, ampi spazi sottostanti la centrale di polizia locale da dedicare al nascente gruppo comunale di Protezione Civile, un pickup con modulo antincendio e attrezzature all’avanguardia.
SERVIZIO ALL’AVANGUARDIA. «Il servizio di Protezione Civile del Comune di Sorrento si porrà all’avanguardia e insieme alle altre strutture già presenti sul territorio garantirà quella sicurezza che cittadini e graditi ospiti meritano, in relazione a quei rischi che, presenti in penisola sorrentina, non devono diventare occasione per tragedie e calamità – spiega il vice sindaco Giuseppe Stinga -. Il gruppo comunale dovrà affrontare un percorso formativo ormai standardizzato che, erogato dall’amministrazione comunale attraverso la collaborazione di Agostino Celentano emergency manager italiano certificato, creerà le condizioni per la preparazione di un volontariato che non è manodopera a basso costo, ma anello integrato di un Servizio di Emergenza secondo il ben sperimentato modello nazionale. Dunque gli aspiranti volontari studieranno norme e regolamenti, rischi naturali ed antropici, cartografia e meteorologia, ma anche rischio idrogeologico e incendi boschivi, senza tralasciare la psicologia dell’emergenza e la comunicazione insieme a tre ricche giornate pratiche con esercitazioni di montaggio ricoveri, manovre di corda, antincendio».

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