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Quartieri Spagnoli, imprese franco-italiane sperimentano a Napoli un progetto sociale di gruppo

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Un gruppo di aziende, facenti parte della Cci France Italie-Camera di Commercio operanti nel nostro Paese, e la Fondazione Foqus in campo per il sociale in favore dei Quartieri Spagnoli. Una sinergia pubblico-privata mai sperimentata prima in Italia che permetterà agli abitanti di questa storica area della città – siano essi bambini, famiglie, insegnanti ma anche volontari e dipendenti –  di essere i protagonisti di attività formative educative e di iniziative per la cura e la salute della persona virando verso la crescita generale del territorio. Un progetto che già dal nome, “Imprese francesi per i quartieri spagnoli”, spiega in modo compiuta la propria natura. La sinergia tra Foqus, che dal 2013 in prima linea per la rigenerazione sociale urbana ed economica dei Quartieri Spagnoli, e le 19 imprese coinvolte accolte nel Club Csr (Corporate Social Reponsibility), fondato nel 2020, andrà avanti sino al 2024 continuando sulla scia di percorsi già avviati in precedenza. Questa mattina presso la sede della Fondazione Foqus di via Portacarrese a Montecalvario la firma dell’accordo che dà il via al progetto. A siglarlo, il presidente della Camera di Commercio Francia-Italia Denis Delespaul, la presidente della fondazione Foqus Rachele Furfaro e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Le iniziative previste- Diversificati gli ambiti di intervento di “Imprese francesi per i quartieri spagnoli”: dalle donazioni alimentari all’implementazione di impianti volti alla purificazione dell’area dall’inquinamento da C02. Dal crowufunding per la realizzazione di una radio, strumento che permetterà ai giovani di seguire le attività anche da remoto, al volontariato con di webinar formativi incentrati sul tema di risparmio energetico e gestione di contabilità domestica. Ogni azienda protagonista del progetto metterà a disposizione delle famiglie, dei ragazzi, dei volontari, dei dipendenti le proprie competenze, i propri servizi e i propri prodotti insieme al know-how. Inoltre i ragazzi insieme al corpo docente di Foqus saranno protagonisti di un percorso pedibus dalla sede della fondazione sino a piazza Montecalvario con l’installazione, grazie a Siram Veolia società che si occupa di efficientamento energetico, di fiori realizzati in tessuto cattura smog con l’obiettivo di creare un circolo di area pulita in nome della sostenibilità.

Le reazioni- Il presidente della Cci France-Italie Denis Delespaul si dice «orgoglioso di partecipare a questo progetto bellissimo e unico in Italia. Le nostre aziende vengono a portare il loro contributo non solo economico ma anche di professionalità e questo è un elemento importante. Noi – aggiunge Delespaul – siamo particolarmente legati all’Italia e a Napoli e il lavoro della Fondazione realizzato in questo quartiere così difficile è segno di grande coraggio. Noi dobbiamo portare l’educazione e l’insegnamento ai giovani per costruire il futuro di questa zona». Il presidente della Cci France-Italia parla anche di cosa suscitano in lui i Quartieri Spagnoli. «È una sensazione di grande emozione quando arrivo. Costruire questo centro di empatia qui è un fiore nel deserto che si crea».  Di «scommessa vinta» parla Rachele Furfaro, presidente di Foqus. «Per la prima volta in Italia si sperimenta l’azione coordinata di un gruppo di aziende e queste imprese hanno scelto Napoli e Foqus per portare questo nuovo modello di intervento». «Il partenariato con grandi gruppi internazionali è un modo per sostenere anche con capitali privati azioni di divulgazione e di promozione culturale e sociale di cui Napoli ha bisogno» è il pensiero del sindaco Gaetano Manfredi per il quale «è importante che si operi in questa zona che rappresenta un po’ l’anima della città con la sua grande presenza popolare e anche con le sue difficoltà». Secondo Luca Trapanese, assessore comunale al Welfare, «Questo modello è da replicare. Focus è un’eccellenza ha portato ai Quartieri Spagnoli un modo europeo di fare sociale grazie a partner internazionali». L’assessore lancia poi l’allarme: «Rispetto all’era pre Covid ai Quartieri Spagnoli è raddoppiato il numero degli alunni che non vanno a scuola, la peggiorata la situazione. Dobbiamo ripartire dalla famiglia».

di Antonio Sabbatino

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