Quella che all’inizio della pandemia poteva essere considerata una fase emergenziale, con la chiusura delle attività economiche ed un blocco sostanziale di quasi tutta l’ economia mondiale, a quasi due anni dall’inizio della crisi sanitaria è diventato, di fatto, un dato strutturale e in continua crescita. Si tratta dell’aumento dei “nuovi poveri”, circa il 44% in più rispetto al 2019, che a dispetto degli annunci di fuoriuscita dalla crisi non sembrano per ora beneficiare della ripresa del Pil. Secondo l’ultimo rapporto della Caritas Italiana, solo in Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al pre- pandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta di 5,6 milioni (pari a 2milioni di nuclei familiari). Parliamo di persone che in precedenza non avevano mai avuto la necessità di rivolgersi a una mensa per mangiare.

Da un’analisi delle mense francescane sostenute da Antoniana Onlus è emerso che sono raddoppiate le famiglie che ricorrono agli aiuti della rete di “Operazione pane”, un’iniziativa solidale che coinvolge diverse città italiane: Castellamare di Stabia, Palermo, Catanzaro, La Spezia, Genova, Torino, Verona, Bologna, Pavia, Monza, Milano, Lonigo, Voghera, Baccanello, Roma Bari e Parma.

Nel 2021 le famiglie aiutate dalle 17 mense francescane italiane nell’ambito del progetto “Operazione Pane”  sono aumentate del 68%. Il dato ha registrato una crescita costante negli ultimi tre anni: nel 2019 le famiglie sostenute erano 778, nel 2020 sono salite a 1.210 e nel 2021 sono già 1.309.

La situazione di emergenza ha peggiorato la condizione di chi già viveva nel disagio, ma ha anche messo in difficoltà tanti genitori che, a causa della crisi conseguente alla pandemia, hanno subito una riduzione o la totale perdita del lavoro.

«Le famiglie che si sono avvicinate alle mense francescane in questi mesi sono composte da mamme e papà che mai avrebbero pensato di trovarsi a chiedere aiuto. Alle nostre porte hanno bussato anche tante mamme sole, che ci hanno chiesto aiuto per dare da mangiare ai loro bambini», sottolinea il direttore dell’Antoniano fr. Giampaolo Cavalli. «Si tratta di genitori con importanti difficoltà economiche, ma anche relazionali, sociali e di impossibilità di accesso alle risorse e alle offerte del territorio – aggiunge – Famiglie per cui l’esclusione e l’impoverimento relazionale sono l’altra faccia della medaglia della povertà economica».

L’impegno delle realtà francescane e dei volontari si traduce in un aiuto concreto con oltre 36 mila pasti e quasi 4.000 ceste distribuite ogni mese. Queste ultime, rispetto al 2019, sono cresciute del 100%. Ma non solo: il sostegno alimentare rappresenta il primo passo di un cammino che, partendo dall’ascolto, dal confronto e dal dialogo, ha l’obiettivo del reinserimento sociale e lavorativo. Ad esempio, a Bari e Castellamare di Stabia, nella realtà “Volto Santo” e al Santuario “Santa Maria di Porto Salvo”, si offre sostegno ai minori e alle famiglie del territorio attraverso un servizio di ascolto dei bisogni familiari a vari livelli: dalla distribuzione di pacchi alimentari, prodotti per l’igiene personale e detersivi per la casa al supporto ai minori per un sostegno in grado di rispondere alle esigenze che emergono nelle diverse fasce di età. Tra le quasi 10mila persone sostenute da Operazione Pane nel 2021 si contano 1000 mamme e 800 papà per un totale di 1.309 nuclei familiari, dove vivono quasi 1500 bambini.

«Numeri – avverte fr. Giampaolo Cavalli – destinati a crescere allo scadere dello stato di emergenza con la diminuzione dei sostegni legati alla pandemia. Bisogna intervenire subito per aiutare queste persone ed evitare che precipitino nella disperazione».

di Luca Leva

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