Connettiti con noi

Primo Piano

Istat: italiani sfiduciati. Futuro ed economia i punti nevralgici

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

futuroROMA-  Fiducia dei consumatori in calo a marzo. Lo rileva l’Istat in una nota in cui si legge che l’indice “diminuisce a 85,2 da 86,0 del mese precedente. Diminuisce sia la componente riferita al quadro economico (il relativo indicatore scende da 72,7 a 68,8) sia, in misura piu’ lieve, quella relativa al clima personale (l’indicatore passa da 91,7 a 91,4)”. In aumento risulta “l’indicatore del clima futuro (da 79,9 a 80,2), mentre diminuisce quello riferito alla situazione corrente (da 91,1 a 89,2). I giudizi e la attese sulla situazione economica del paese peggiorano (da -142 a -148 e da -59 a -62 i rispettivi saldi). Aumentano le attese sulla disoccupazione (da 99 a 104 il saldo)”.
Le valutazioni sulla situazione economica della famiglia “peggiorano (il saldo passa da -74 a -76 per i giudizi e da -26 a -30 per le attese). Aumenta il saldo dei giudizi sul bilancio familiare (da -28 a -23). Le valutazioni sulle opportunita’ attuali di risparmio sono in peggioramento (da 139 a 132 il saldo), mentre le attese sulle possibilita’ future sono in miglioramento (da -91 a -81 il saldo). Le opinioni sull’opportunita’ all’acquisto di beni durevoli peggiorano (da -111 a -114 il saldo)”.
I giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo “diminuiscono (da 51 a 50 il saldo). Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano una stazionarieta’ della dinamica inflazionistica (il saldo e’ pari a 2). A livello territoriale, il clima di fiducia aumenta lievemente al Centro, mentre diminuisce nel resto del paese”.

di redazioneweb

Agenda

medolla 10 ore fa

Legambiente presenta dossier Comuni ricicloni in Campania

Gravetti 6 giorni fa

Il volontariato fa bene alle competenze, alle relazioni e alla fiducia

medolla 1 settimana fa

Giornata internazionale delle persone con disabilità, Unicef: “Pari opportunità per tutti”

Gravetti 1 settimana fa

Quando curarsi diventa un lusso: i nuovi dati sulla povertà sanitaria

Salta al contenuto