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Il Presepe Favoloso della Sanità: la meraviglia popolare che racconta Napoli

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Collocato nella parte bassa della città, nel quartiere forse più popolare di Napoli, a fare da contrappunto a quello blasonato, aristocratico e antico presente invece nella Certosa di San Martino, nella parte alta della città, sulla collina del Vomero, al Rione Sanità c’è il Presepe Favoloso degli artigiani de La Scarabattola. 

Nato dalle sapienti mani dei fratelli Scuotto, con la collaborazione del restauratore e scenografo Biagio Roscigno, il Presepe Favoloso è un’opera monumentale composta da oltre 100 statuine di pastori, animali e tantissimi accessori a ricreare scene tipiche dell’arte presepiale napoletana assieme a riproduzioni di personaggi fantastici. 

Il Presepe Favoloso degli Scuotto non vuole riprendere le fattezze dei grandi maestri barocchi e del presepe Cuciniello di San Martino ma, continuando nel solco dei maestri settecenteschi già molto innovativi per l’epoca, dare contemporaneità alle scene di vita quotidiana che accompagnano il momento sacro della nascita di Gesù Bambino. 

L’opera è stata donata dagli artigiani partenopei al quartiere, e grazie al contributo e alle donazioni di associazioni, aziende e fondazioni è stato possibile costruirlo e presentarlo nel giro di un anno e poco più.

L’enorme teca – le cui dimensioni sono 466 x 376cm e 336 cm di altezza-  è in esposizione permanente dal 2021, nella Basilica di Santa Maria della Sanità. «Il presepe favoloso è stato ideato nel periodo della chiusura per il Covid e da subito è stato nostro intento donarlo al quartiere, per dare luce in un periodo così buio. Per dare speranza il modo migliore era far ruotare tutto intorno al concetto di favola e di meraviglia» racconta il Maestro Salvatore Scuotto. E’proprio dalla meraviglia di Benino, figura onnipresente del presepe napoletano, che sogna il suo viaggio verso la grotta della Natività, che parte tutto il viaggio da favola.

Il presepe è “favoloso”, non solo perché spettacolare nella sua maestosità e ricchezza di elementi artistici ma soprattutto perché moltissimi personaggi rappresentati riportano al mondo immaginifico delle favole della tradizione partenopea: Maria Manilonga e il pozzo, il Lupo mannaro, Mamma Sirena, i 12 monaci carmelitani e la monaca dannata. A questi elementi di fantasia si accostano personaggi reali della contemporaneità che ben sposano il concetto di popolare e iperrealistico in un perfetto mix di antico e moderno che solo i vicoli del Rione Sanità possono esprimere.

La sua bellezza è osservabile da tutti i lati. Il maestro Salvatore Scuotto invita a girare intorno al manufatto per scoprire tutti i mirabili dettagli. Il lato frontale presenta – sottolinea l’artista – scene molto aderenti alla tradizione classica come la grotta con la Madonna, San Giuseppe e gli animali, l’arrivo dei Re Magi, gli angeli, le botteghe, l’osteria col suo vinaio Cicci Bacco mentre il lato posteriore e quelli laterali sono pieni di figure e dettagli particolarmente “favolosi”, anche se a tratti terrificanti ma sicuramente dai risvolti pedagogici. 

Le storie di Manilonga e del Lupo Mannaro sono infatti tratte dall’antica tradizione orale e a Napoli venivano raccontate per impressionare e al contempo insegnare ai bambini che c’erano azioni da non compiere per non incappare in problemi e spaventi; allo stesso modo nella tipica scena dell’osteria, presente immancabilmente in ogni presepe coi suoi salumi appesi e i fiaschi di vino, viene inserita dai fratelli Scuotto la statuina di Maria ‘a purpettara che prepara le polpette avvelenate ai mariti che si son comportati male con le loro mogli. 

A questi personaggi tradizionali si accostano i più attuali. Totò rappresentato assieme ad un cane (visto il suo risaputo amore per i cani, soprattutto randagi), il mecenate francese amante di Napoli più degli stessi napoletani Robert Leon, Eduardo De Filippo che regala a Luisella, sua figlia prematuramente scomparsa, la maschera di Pulcinella, Diego Armando Maradona che da vero scugnizzo palleggia con un’arancia e “Ciruzzo ‘o niro”, figlio del dopoguerra. 

Per questo Natale, gli artigiani de La Scarabattola promettono nuovi innesti tra le statuine. Manca infatti un personaggio importantissimo che da sempre caratterizza il doppio volto sacro e profano della città alle falde del Vesuvio. 

Il Presepe Favoloso si trova in Piazza Sanità. La sua visita è inclusa nel biglietto acquistabile per le Catacombe di San Gaudioso. La visita guidata è gestita sapientemente dai ragazzi della Cooperativa La Paranza, che gestisce tutto il sito archeologico. 

L’orario di visita è dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 19 tutti i giorni, tranne la domenica. 

 

di Emanuela Nicoloro 

 

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