Agenda
“Quartieri di Vita. Life infected with social theatre!”, il festival della Fondazione Campania dei Festival dedicato al teatro sociale
Ascolta la lettura dell'articolo
Romania, Repubblica Ceca, Polonia, la regione belga delle Fiandre, Austria e Germania. Sono questi i Paesi di provenienza degli artisti stranieri che animeranno la decima edizione di “Quartieri di Vita. Life infected with social theatre!”, il Festival di formazione e teatro sociale ideato da Ruggero Cappuccio, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, in collaborazione con i cluster EUNIC di Roma e Napoli.
Il progetto, che crea una virtuosa sinergia tra gruppi teatrali campani che lavorano da anni nei territori del disagio e alcuni registi internazionali che operano, allo stesso modo, nelle arti performative orientate al terzo settore, prenderà il via il 18 novembre con l’inizio dei workshop di formazione teatrale e si concluderà dal 28 al 30 novembre con le restituzioni sceniche.
Un’esperienza unica nel suo genere, capace di coniugare il teatro e la sua funzione civile con le fragilità di donne vittime di violenza, adolescenti in povertà educativa, giovani a rischio, persone con problemi di dipendenza, minori non accompagnati, madri e bambini stranieri in prima accoglienza.
Uno dei luoghi simbolo di questa edizione è sicuramente quello che ospita la Casa Famiglia della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo in piazza Ottocalli a Napoli. Nella chiesa del popolare quartiere di San Carlo all’Arena, dove ricevette il sacramento del battesimo Enrico Caruso, Adriana Follieri della storica associazione Manovalanza e lo scrittore e drammaturgo austro-tedesco Mazlum Nergiz, reduce da progetti con giovani artisti al Maxim Gorki Theater di Berlino e allo Schauspiel di Hannover, daranno vita ad un laboratorio comune con giovani madri della comunità locale. La performance pubblica è invece in programma il 29 novembre alle 10.45 nel teatro parrocchiale, dove a partire dalle ore 18 del giorno 30 si terrà anche un meeting finale con tutti i protagonisti della rassegna, a bilancio e condivisione delle esperienze.
Coinvolgerà gli abitanti di Ponticelli, quartiere della periferia est di Napoli, e quelli del comune vesuviano di Cercola il progetto affidato alla cura congiunta di Giulia Amodio dell’associazione N:EA – Napoli Europe Africa e del regista e drammaturgo ceco Jan Horák. Restituzione scenica nello Spazio Metamorfosi di via Argine a Ponticelli alle 19.30 del 29 novembre.
A Salerno, invece, Gina Ferri di TraversArte APS / La Tenda lavorerà in collaborazione con Frederico Araujo, attore e regista brasiliano residente nella
regione belga delle Fiandre. Destinatari del laboratorio saranno uomini con disturbi da dipendenza e minori stranieri non accompagnati. Tutti impegnati nell’appuntamento finale del 28 novembre alle ore 17 nello spazio del Piccolo Teatro del Giullare.
Continua, inoltre, tra Grazzanise e Mondragone, in provincia di Caserta, la fruttuosa collaborazione tra Antonio Nardelli di Teens’Park e l’artista polacco Christian Costa. Un sodalizio che coinvolge da anni in performance pubbliche essenziali e di grande significato sociale adolescenti e gruppi multietnici residenti nel basso Volturno e nelle zone limitrofe. Evento conclusivo, a compimento del workshop, il 29 novembre alle 16.30 nella palestra dell’istituto Giuseppe Garibaldi a Castel Volturno (Ce).
È destinato ai giovani, in particolare a ragazzi tra i 15 e i 18 anni, anche il progetto che vede impegnate ad Avellino Rossella Massari e Roberta Prisco di Vernice Fresca con l’artista interdisciplinare rumena Alina Pietrãreanu. La restituzione scenica del lavoro di laboratorio è in programma il 28 novembre alle 20 nel Libero Spazio d’Arte del capoluogo irpino.
Ha una sua completa autonomia, infine, il percorso formativo che Antonino Intorcia del teatro Solot di Benevento realizza con un gruppo di adolescenti provenienti da contesti sociali eterogenei e spesso fragili. Insieme a loro nasce “Brav* Ragazz* 2.0”, in scena il 30 novembre alle 12 al Mulino Pacifico, che parte da una storia di cyberbullismo e approda alle domande giuste per creare consapevolezza e riscatto.
La decima edizione di “Quartieri di Vita. Life infected with social theatre!” è realizzata in partenariato e in collaborazione con Czech Centre di Roma, Istituto Polacco di Roma, Rappresentanza Generale della Comunità Fiamminga e della Regione delle Fiandre, Accademia di Romania a Roma, Istituto Culturale Romeno, Forum Austriaco di Cultura di Roma, Goethe-Institut Neapel.






