Connettiti con noi

News

“A vele spiegate”: Napoli 2500, nasce un inno per il futuro

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

E’ un emozionante inno al futuro ‘A vele spiegate’, il brano composto dai bambini  di Scampia con Daniele Sanzone e PeppOh per raccontare la voglia di cambiamento e la creatività di un quartiere giovane e vivo.

 

E’ stato eseguito per la prima volta con la rock band A67, Daniele Sanzone,  PeppOh e Maurizio Capone  in conclusione della tre giorni di laboratori Scampia Project nel programma delle celebrazioni di Napoli 2500, che coinvolgono tutto il territorio metropolitano per volontà del sindaco Gaetano Manfredi, con la direzione artistica di  Laura Valente.  Scampia Project è un  progetto modulare e diffuso  sostenuto dal Comune di Napoli e dalla Città Metropolitana di Napoli.

 

Grande spettacolo ed emozioni nel foyer dell’Auditorium Fabrizio de André di Scampia che ha ospitato tutte le attività e la ‘restituzione finale’, una performance  fortemente partecipata da tutta la comunità e introdotto dai travolgenti tamburi di Salvio Vassallo.  Nel corso della manifestazione composta ‘live’  l’opera d’arte nata dal laboratorio della street artist Trisha Palma, una vela celeste dove i bambini hanno raccontato i loro sogni con una performance.

 

E tu sei come me, ognuno porta un mondo dentro se, noi che vogliamo navigare a vele spiegate, amare a vele spiegate,volare a vele spiegate” è l’emozionante ritornello scritto dai ragazzi di Scampia, parola per parola, nel laboratorio di storytelling a cura di Daniele Sanzone, scrittore e musicista, che ha coordinato tutti i moduli creativi. ‘Da qui non me ne voglio andare, molti vedono solo il male, ma io il male non lo so fare’ spiegano i versi. E nel rap in lingua napoletana c’è il racconto dei tanti sogni da realizzare e di una generazione del cambiamento che vuole sempre la pace ma è combattente.

 

I ragazzi hanno lavorato con Maurizio Capone, per imparare a creare musica con materiali riciclati, mostrando come l’armonia possa nascere anche dallo scarto. L’organizzazione  della tre giorni è stata curata dalla cooperativa L’uomo e il legno. Allo spettacolo finale ha partecipato, con la Comunità di cittadini, il vicesindaco Laura Lieto e il capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore, il  presidente  della Municipalità 8 Nicola Nardella e i rappresentanti dei comitati delle Vele, tutti coinvolti nel progetto.

 

L’intero progetto è stato  realizzato all’insegna della sostenibilità e del riuso: dai materiali ai suoni, dalle storie ai gesti, con l’utilizzo di pitture bio, strumenti riciclati e pannelli ecologici. Il racconto documentario dell’iniziativa sara’ affidato a Davide Scognamiglio, fondatore di Manovalanza.

 

L’attività di laboratorio, inoltre, comprende il primo capitolo (‘Semina’) di un progetto che vuole dare seguito al lavoro di processo partecipativo avviato dal Comune di Napoli in collaborazione con lo studio di Design e Innovazione CRA-Carlo Ratti Associati per immaginare il futuro della Vela Celeste e del quartiere, e raccontato attraverso l’istallazione Vela Celeste “Reimagining home” presso la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2025.

Primo piano

medolla 1 giorno fa

Gaza, l’inferno delle bambine: violenza sessuale, matrimoni forzati e 700mila senza igiene essenziale

Gravetti 2 giorni fa

Un arcobaleno di pace: i bambini di San Giorgio colorano un abbraccio per Gaza

Gravetti 3 giorni fa

In missione per conto di Dio: padre Angelo Esposito dal Vesuvio al vulcano Tacanà in Guatemala

Gravetti 3 giorni fa

Angela Procida, la campionessa che nuota oltre le barriere

Salta al contenuto