Negli ultimi decenni l’inquinamento dei mari ha assunto proporzioni allarmanti e la gestione dei rifiuti portuali, soprattutto in determinate aree , presenta diverse criticità tra cui: carenza/mancanza di impianti idonei per la raccolta e il trattamento dei rifiuti; difetti nel sistema di tracciabilità dei rifiuti portuali, soprattutto per quanto riguarda i reflui contenenti idrocarburi; scarsa informazione e sensibilizzazione dei fruitori del porto.
A partire da queste considerazioni, nasce la sinergia strategica tra due società del Mezzogiorno, GRUPPO RIUNITO SBARCO CENERE S.R.L. e IELLO S.R.L., per realizzare collaborativamente il progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale TRITONE, che mira a sviluppare un’innovativa stazione ecologica mobile, altamente scalabile in termini anche di business model, per le applicazioni di riferimento e non solo, in grado di separare l’acqua/olio emulsionati. Obiettivo del progetto è di ottenere acqua pulita con un contenuto di olio inferiore a 5 ppm, in linea con quanto richiesto dall’International Maritime Organization (IMO), secondo cui, per poter essere scaricate in mare aperto, le acque di sentina devono avere al massimo una concentrazione di idrocarburi totali pari a 15 ppm.
L’iniziativa, sostenuta dall’Ecosistema “ECOSISTER Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), attraverso il Bando a Cascata a favore delle imprese del Mezzogiorno SPOKE 5 – “Circular economy and blue economy”, con responsabile tecnico l’Università degli Studi di Ferrara, è finalizzata a rafforzare la collaborazione tra imprese del Mezzogiorno e sistema pubblico-privato della ricerca presente nella Regione Emilia-Romagna.
Da un lato la società GRUPPO RIUNITO SBARCO CENERE S.R.L., capofila del progetto, con la sua consolidata esperienza nel settore della raccolta dei rifiuti marittimi portuali, porta una profonda conoscenza delle esigenze operative e delle sfide logistiche legate alla gestione dei rifiuti portuali. L’expertise sul campo è fondamentale per garantire che la piattaforma sia non solo efficace, ma anche pratica e facilmente integrabile nelle operazioni portuali esistenti.
TRITONE mira a rappresentare una vera e propria transizione verde ed ecologica, intesa come il passaggio ad un nuovo modello aziendale interdisciplinare, creando una catena di valore dei rifiuti e sensibilizzando tutti gli attori coinvolti alla gestione delle risorse lungo il processo di raccolta del rifiuto, dal prelievo alla separazione e trattamento, fino al riciclo,” afferma Vincenzo Esposito, Amministratore e Direttore Commerciale di GRUPPO RIUNITO SBARCO CENERE S.R.L..
“Il progetto TRITONE rappresenta un ulteriore passo avanti che la società sta compiendo verso una gestione sempre più trasparente del servizio di raccolta rifiuti portuali, in modo da avere un impatto positivo su salute ed ambiente,” aggiunge Alfonso Santoro, socio di GRUPPO RIUNITO SBARCO CENERE S.R.L. “Riteniamo che la nostra azienda sia l’humus ideale su cui sviluppare questa soluzione innovativa, grazie all’esperienza ultra-trentennale nel settore”.
Dall’altro lato, la società IELLO S.R.L.  vanta una comprovata esperienza nello sviluppo di soluzioni software avanzate per il tracciamento dei processi produttivi. Questa competenza è cruciale per la creazione del “cervello” digitale della piattaforma, che consentirà un monitoraggio in tempo reale, una gestione automatizzata del processo di trattamento e la raccolta di dati preziosi per l’ottimizzazione e la conformità normativa.
“Il nostro team di ricercatori si è occupato principalmente dello sviluppo di un digital twin di processo, che funge da replicatore virtuale del flusso di lavoro, permettendo una gestione delle commesse in tempo reale e un tracciamento costante dei rifiuti da trattare”, afferma l’Ing. Francesco Lioniello, Amministratore di IELLO S.R.L. “Il software sarà un supporto operativo per la pianificazione, il monitoraggio, il controllo e l’analisi dei dati real time, garantendo, inoltre, l’efficienza, la qualità e la tracciabilità del servizio di raccolta, allo scopo di ottenere maggiore produttività e riduzione degli sprechi. Fondamentale in questo processo sarà l’interazione con autorità ed enti portuali e regionali, per supportare l’introduzione di nuove metodologie e processi, sostenibili ed efficienti, per il trattamento dei rifiuti del settore marino, in conformità a quanto previsto dalle normative di riferimento”.
La piattaforma si prefigge di essere un sistema completo e autonomo, in grado di operare direttamente in prossimità delle imbarcazioni, eliminando la necessità di trasferire le acque di sentina a impianti remoti. I pilastri tecnologici di questa innovazione includono:
  • Mobilità: la natura mobile della piattaforma la rende estremamente versatile, permettendo di raggiungere le imbarcazioni ovunque si trovino nel porto, riducendo tempi e costi logistici.
  • Trattamento in situ: la capacità di trattare le acque direttamente alla fonte è un game-changer. Questo non solo riduce i rischi di sversamento durante il trasporto, ma ottimizza anche i tempi di fermo delle imbarcazioni.
  • Automazione: un sistema completamente automatizzato minimizzerà l’intervento umano, garantendo un’operatività efficiente e riducendo il rischio di errori.
  • Digitalizzazione e Monitoraggio in Tempo Reale: la piattaforma sarà in grado di monitorare costantemente la qualità dell’acqua trattata, tracciando i parametri chiave e assicurando che il contenuto di olio rientri nel target prefissato. Questi dati saranno accessibili in tempo reale anche da remoto, fornendo trasparenza e prova di conformità.
Questo progetto avrà un impatto significativo sulla protezione dell’ambiente marino, perché, riducendo drasticamente il contenuto di olio nelle acque di sentina rilasciate, la piattaforma contribuirà a preservare gli ecosistemi marini, a proteggere la biodiversità e a migliorare la qualità delle acque portuali.
Inoltre, i benefici si estenderanno anche agli operatori marittimi grazie a minori tempi di attesa per lo smaltimento delle acque e un processo più snello (efficienza operativa), potenziale abbattimento dei costi associati al trasporto e al trattamento delle acque di sentina (riduzione dei costi), capacità di dimostrare in tempo reale la conformità ai requisiti di scarico sempre più stringenti e possibilità di tracciare la gestione dei rifiuti evitando comportamenti illeciti.
Il progetto TRITONE, la cui conclusione è prevista nel mese di settembre 2025, rappresenta un passo audace verso un futuro più sostenibile per l’industria marittima, dimostrando come l’innovazione tecnologica, supportata da una solida partnership, possa offrire soluzioni concrete alle sfide ambientali più complesse.

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