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Piazza Mercato: tra memoria e innovazione, nuovi orizzonti per l’occupazione giovanile

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NAPOLI- Riqualificare il territorio,  valorizzare le maestranze,  il lavoro artigiano e costruire nuove opportunità di lavoro. Sono questi alcuni degli obiettivi del corso per “Artigiani Tessili” che partirà da gennaio per avvicinare i giovani alla tradizione artigianale e culturale che ha reso famose le produzioni tessili campane negli anni passati. L’iniziativa è promossa dal Consorzio Antiche Botteghe Tessili di Piazza Mercato con il sostegno della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, del Centro di Servizio per il Volontariato di Napoli e provincia e con la collaborazione del Consorzio Commercianti di Piazza Mercato.

Non si tratta di un percorso formativo tradizionale mirato alla sola acquisizione di competenze da spendere nel mercato del lavoro, ma di un progetto ben più ampio che vuole facilitare la nascita di nuove professionalità del sistema moda campano e sostenere lo start-up di imprese tessili create e gestite da giovani artigiani.Il progetto, infatti, è diviso in più fasi, ognuna delle quali metterà insieme memoria e innovazione: dalla riscoperta e riappropriazione della tradizione alla formazione di maestranze specializzate, dalla revisione della produzione tessile attraverso l’analisi dei trend di mercato alla promozione della tessitura artistica attraverso i più nuovi mezzi di comunicazione web e social, dalla creazione di business plan all’individuazione di modelli di gestione responsabile ed ecosostenibile.

Piazza Mercato si lascerà alle spalle gli anni della desertificazione commerciale e proseguirà nel suo processo di riqualificazione territoriale trasformandosi in un nuovo incubatore di impresa che, grazie anche alla sinergia con il Consorzio dei Commercianti, permetterà ai giovani più talentuosi di individuare con facilità uno spazio per avviare la propria micro-impresa artigiana. Ancora una volta il desiderio di riscatto parte dal basso, dal mondo del volontariato e del terzo settore che oggi inventano il lavoro e che dimostrano di conoscere meglio di chiunque altro le criticità e i bisogni del territorio in cui operano.

di Valeria Rega

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