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Cerebrolesioni: la ricerca della Fondazione Don Gnocchi

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ROMA. E’ in via di sperimentazione presso la Fondazione Don Gnocchi per scoprire se esiste in loro un livello di coscienza, nonostante le persone con cerebrolesioni non riescano a comunicare con l’esterno. Si tratta di uno strumento innovativo che misura la comunicazione interna al loro cervello. Lo scopo della ricerca è migliorare la diagnosi e la riabilitazione di questi pazienti e fino al 17 marzo una campagna di raccolta fondi ne sostiene l’acquisto. “Aprire la “scatola nera” del cervello per misurarne il dialogo interno è un passo fondamentale per migliorare la diagnosi e la riabilitazione delle persone uscite dal coma – fa sapere la Fondazione – cio’ è possibile grazie a un innovativo strumento denominato TMS/EEG, che, combinando stimolazione magnetica transcranica ed elettroencefalogramma, misura in maniera non invasiva il dialogo interno al cervello di pazienti usciti dal coma. I risultati del lavoro avranno importanti ricadute in campo clinico, dato che la distinzione tra pazienti in stato vegetativo e pazienti che possono invece recuperare un livello minimo di coscienza è così difficile da portare un errore diagnostico anche nel 40% dei casi. Per sostenere l’acquisto del nuovo strumento diagnostico innovativo, la Fondazione Don Gnocchi avvia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale: dal 24 febbraio al 17 marzo 2013 si possono donare 2 euro inviando un SMS al 45507 oppure fino a 5 euro con una chiamata da rete fissa. Il ricavato servirà all’acquisto dei macchinari necessari e alla formazione di personale medico specializzato.
PER SAPERNE DI PIU’
www.dongnocchi.it
di Mirella D’Ambrosio