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Il fotovoltaico sbarca a Capri, si comincia dalle scuole

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di Marilena D’Ambro
NAPOLI. L’isola azzurra fa la sua parte nel campo delle energie alternative, si inizia dalle scuole. In un territorio dove la preservazione dello stato dei luoghi è sottoposta a rigidi vincoli urbanistici, la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici per la prima volta approva un progetto che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su tre plessi scolastici del Comune di Capri. Dopo un’indagine preliminare l’energia solare è stata scelta come alternativa ideale all’energia elettrica tradizionale, diffusa sull’isola dalla sua centrale termoelettrica. L’intenzione è quella di contenere l’inquinamento e nel tempo estendere l’installazione di pannelli solari anche su altri edifici pubblici e privati.
I FONDI. I campi fotovoltaici saranno posizionati entro l’estate prossima. 426mila euro sono i finanziamenti messi a disposizione dal Fondo di sviluppo per le isole minori a sostegno dell’intervento. Il progetto si colloca nel più ampio Piano Energetico Comunale (PEC), strumento guida che molti comuni italiani utilizzano per individuare e promuovere fonti di energia rinnovabile ma anche nell’ambito del cosiddetto “Patto dei Sindaci”, movimento europeo lanciato nel 2008 dalla Commissione Europea che punta a sensibilizzare amministrazioni e cittadini verso un uso più consapevole dell’energia elettrica, limitando gli sprechi. L’obiettivo del Patto è quello di ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 e incrementare l’uso di fonti energetiche alternative.
LE SCUOLE. I tetti di tre scuole situate sul territorio comunale saranno i primi su cui verranno sistemati i pannelli solari, due scuole elementari “IV Novembre” e “Giuseppe Salvia”, e la scuola media inferiore, “Ippolito Nievo”. La scelta delle scuole segna un cambio di passo che parte dalle generazioni future: “Iniziare dalle scuole è importante perché bisogna lanciare un messaggio sulle energie alternative e sul rispetto per l’ambiente a quei ragazzi che saranno un domani la nostra cittadinanza attiva”, spiega l’assessore alle fonti energetiche Sandro Coppola. Le scuole rappresentano la prima fase di un progetto “apripista”, che punta a trasformare l’isola di Capri in un’area ecosostenibile sul fronte energetico ma allo stesso tempo tutela lo stato dei luoghi.

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