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Spending review: tagliato il “Comitato minori stranieri”

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MILANO. Si taglia su tutto in tempo di crisi. La revisione di spesa, prevista dall’articolo 12 del decreto,  fa finire sotto la scure di voci da eliminare anche il “Comitato minori stranieri”. Preoccupate le tante organizzazioni chi si occupano di accoglienza dei minori non accompagnati arrivai in Italia. Le prime voci per difendere il comitato sono quelle dell’Anci, attraverso il sindaco di Padova Flavio Zanonato, delegato all’immigrazione, e Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato al welfare. Terre des Hommes, da tempo impegnata nella protezione dei minori migranti, esprime profonda preoccupazione per la soppressione del Comitato minori stranieri. «Ciò che riteniamo urgente per garantire una protezione più effettiva di questi ragazzi che soli e stremati arrivano nel nostro Paese, è una revisione organica della normativa che disciplina l’accoglienza», dichiara Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des hommes. «Riteniamo molto rischiosa la cancellazione di un organismo come il Comitato minori che, nelle mille difficoltà, ha permesso di monitorare il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, garantendo un’interlocuzione con il territorio».

INTERVENIRE SUL “SISTEMA ITALIA” – Durante i suoi recenti interventi a favore dei minori stranieri a Lampedusa e degli operatori impegnati nella loro accoglienza Terre des Hommes ha registrato l’urgenza di intervenire nel “sistema Italia” in modo organico per rendere più efficiente l’accoglienza e più fondata sul rispetto dei diritti umani. «E’ fondamentale migliorare le procedure di identificazione in modo che il minore non venga esposto a rischi di trattamenti non adeguati alla sua età –  sostiene Federica Giannotta, responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes – ma anche informare e formare gli operatori sulla disciplina vigente, garantire il finanziamento delle strutture impegnate nell’accoglienza e promuovere forme di accoglienza anche alternative alla comunità, quali l’affido familiare. Tagli come quello previsto dal decreto sulla Spending Review rischiano di minare ulteriormente il già precario equilibrio sul quale si fonda il sistema di accoglienza italiano che, invece, andrebbe supportato e certamente migliorato».

di Filippo Pernice

PER SAPERNE DI PIU’
Il sito di Terre des hommes 

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