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di Ortensia Ferrara
ROMA. Brasile, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Mozambico, Palestina, Rwanda, Tunisia: sono i paesi destinatari dei campi di lavoro e conoscenza all’estero dell’Arci per il 2012. Dal 2005 hanno ospitato centinaia di giovani, per un’esperienza di volontariato dove si vive e si lavora insieme per promuovere la solidarietà e la cooperazione internazionale e, attraverso l’implementazione di attività concrete sul terreno, per sviluppare valori come il dialogo interculturale, la collaborazione e la pace.
PER PARTECIPARE. Dalla conoscenza delle realtà locali all’animazione per i bambini, dai laboratori artigianali a quelli sull’educazione ambientale, si tratta di esperienze uniche per entrare in contatto con movimenti locali come quello dei Sem Terra in Brasile, per toccare con mano la quotidianità dei Territori Occupati in Palestina o per sperimentare un percorso di cittadinanza attiva in una delle zone più significative della primavera araba in Tunisia, la regione di Gafsa. Ci sarà occasione di conoscere da vicino i partner locali e supportarli nelle attività quotidiane che li impegnano con i beneficiari dei progetti: in Rwanda si incontreranno le donne dell’associazione Sevota ed insieme si organizzeranno dei laboratori indirizzati a donne e bambini, in Mozambico si andrà a lavorare con le associazioni dei contadini sui diritti delle donne e sulla lotta all’Hiv e sull’acquisizione, attraverso laboratori artigianali, della conoscenza di produzioni locali.
Particolarmente suggestivo il foto safari organizzato per conoscere la Bosnia Erzegovina: il direttore del partner locale “Foundation Imam Petlju Gariwo” è anche un fotografo professionista, che accompagnerà quindi i volontari a conoscere il territorio attraverso l’obiettivo fotografico. In Palestina, nei primi 4 giorni le attività si inseriranno nel summer camp palestinese di Opgai, un grande raduno che avrà luogo a Betlemme e che vedrà la partecipazione di circa 150 giovani provenienti da diverse località della Cisgiordania.
Per partecipare alle attività dei campi di lavoro (partenze nei mesi di luglio e agosto) è richiesta la conoscenza della lingua inglese o della lingua principale della destinazione prescelta, la partecipazione obbligatoria alla formazione prevista prima della partenza e soprattutto la capacità di adattamento e di coinvolgimento rispetto alla realtà in cui il campo si svolge. Le quote di partecipazione variano a seconda della destinazione, partendo da un minimo di 750 euro del campo in Kosovo a un massimo di 2000 euro per quello in Rwanda. La quota comprende viaggio aereo, spostamenti in loco, vitto, alloggio, assicurazione sanitaria e civile Siscos (assicurazione per cooperanti e volontari in missione all’estero) ed eventuali costi di visto.
LE TESTIMONIANZE. Occasioni da non perdere che non si esauriscono durante le giornate del campo ma continuano nel tempo a trasformare e migliorare i partecipanti: «Sono convinta che, una volta tornati in Italia, anche il modo di vivere le relazioni quotidiane cambi, chissà, forse, riempiendosi di quella sincerità e quell’intensità che ho trovato in terra colombiana». Sono le parole di Silvia, campo di lavoro in Colombia 2011.
PER SAPERNE DI PIU’:
Scarica la scheda di iscrizione (scadenza 31 maggio)
 

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