Durerà fino alla prossima estate la prima edizione del progetto “I fuori classe di Napoli” a cura dell’associazione “L’Agorà Partenopea APS” che, insieme all’associazione “Una mano amica ODV”, mira a contrastare la dispersione scolastica nella VII Municipalità. Finanziato dalla Regione con il supporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il progetto si svolgerà in sinergia con gli istituti comprensivi “Sauro-Errico-Pascoli” e “Pascoli 2,” l’associazione sportiva “A.s.d. Napoli Sporting Sud”, la parrocchia Santi Cosma e Damiano e enti privati che si coordineranno insieme al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Giuseppe Scialla e ai servizi sociali per combattere la povertà educativa nei quartieri di Miano, San Pietro a Patierno e Secondigliano.
«Offriremo corsi gratuiti insieme all’associazione “Una mano amica ODV”: il corso di doposcuola che si svolgerà il martedì e il venerdì dalle 15 alle 17 presso l’oratorio della chiesa San Cosma e Damiano per i minori dai 10 ai 14 anni; il corso di padel che si terrà tutti i giovedì dalle 16 alle 17 e quello di calcetto con functional muscolare nello stesso giorno dalle 15 alle 16, entrambi presso la struttura sportiva “Football club”, in via Privata detta Scippa, per i bambini e i ragazzi dai 6 ai 16 anni. Inoltre è previsto un corso di estetica che partirà da gennaio ed è in via di definizione», spiega Manuel Fabozzo, presidente de “L’Agorà Partenopea APS”. Ci si potrà iscrivere ai corsi attraverso un modulo da compilare, contattando telefonicamente o attraverso i social l’associazione, che riceverà il martedì e il venerdì presso la chiesa San Cosma e Damiano dalle 15 alle 17. «La nostra priorità saranno naturalmente i ragazzi a rischio – aggiunge Fabozzo – segnalati dai servizi sociali o dalle scuole e i ragazzi che vivono condizioni di disagio familiare o situazioni economiche difficili. L’obiettivo dell’iniziativa è cercare di combattere l’abbandono scolastico troppo elevato nella zona, offrendo la possibilità di frequentare diverse attività a tutti i minori più svantaggiati che si trovano nella fascia d’età della scuola dell’obbligo».
di Giuliana Covella