Continuano a venire tristemente alla luce pratiche crudeli nei confronti dei volatili. I colombi, che per natura sono più presenti nelle zone antropizzate, sono stati protagonisti, loro malgrado, di un episodio avvenuto a Napoli, quartiere Vomero. Per allontanarli, con lo scopo di condurli ben presto alla morte, qualcuno ha usato fogli di colla. I volontari della LIPU, tuttavia, sono entrati in azione in tempo e li hanno liberati. Come spiega Fabio Procaccini, delegato LIPU per Napoli, “il metodo della colla è sicuramente fra i più crudeli che esista per uccidere un uccello: agonia e dolore per morire tante ore dopo disidratati. Non è questo il metodo per risolvere il problema degli uccelli indesiderati in questa maniera si rischia solo di essere denunciati per uccisione di animali (art. 544 bis del codice penale). Invito chiunque abbia problemi con i colombi a contattarci, offriremo dei validissimi consigli per allontanarli in maniera indolore.” Nelle ultime ore, intanto, a Castellammare di Stabia è stato rinvenuto un gabbiano che presentava una strana e ingombrante fasciatura all’ala sinistra. Anche in questo caso, un grave impedimento per il volatile, destinato a morte certa. “Non ho parole, non ho mai visto nulla del genere – continua Procaccini – non sono in grado di capire se quella fasciatura sia un tentativo di soccorso o un sistema di tortura. Se fosse un tentativo di soccorso, perché poi rilasciare l’animale in quelle condizioni? Invito tutti coloro che rinvengono animali feriti a non improvvisarsi veterinari ma ad interpellarli”.
di Mirella D’Ambrosio 

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