Dopo le proteste e le manifestazioni che hanno agitato il maggio dei genitori campani di ragazze e ragazzi affetti da sindrome dello spettro autistico, arriva la schiarita con la Regione sottoforma di cambiamenti alla contestata delibera numero 131 che aveva introdotto un nuovo percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta). Su una delle maggiori criticità segnalata dalle famiglie, ovvero le ore di terapie stabilite in base alla fascia di età del paziente, si interverrà in maniera parziale. In base infatti a quanto emerso dall’ultimo Consiglio regionale, i criteri per l’erogazione dei trattamenti a carico del Servizio sanitario regionale, per la parte relativa al numero di ore prescrivibili in base al criterio anagrafico, saranno considerati come «indicativi e non vincolanti per il Nucleo preposto alla valutazione anche in virtù delta necessaria considerazione del livello di compromissione e di funzionamento personale del singolo paziente».

L’assemblea regionale ha approvato inoltre all’unanimità la mozione, sottoscritta da tutte le forze politiche e presentata in Aula dal consigliere regionale del Pd Francesco Picarone, relative alle integrazioni del Pdta. La mozione prevede altre integrazioni. Testualmente: «Che sia definita anche la presa in carico sociosanitaria e sociale, in risposta alle esigenze assistenziali complessive e garantendo un coinvolgimento attivo delle famiglie dei pazienti; di disciplinare compiutamente la fase di transizione del paziente adulto nel Dipartimento di Salute Mentale, prevedendo forme più stringenti di collaborazione con l’equipe multidisciplinare incaricata di gestire il percorso in età evolutiva».

Soddisfazione per il lavoro svolto per l’approvazione della Mozione è stata espressa dalla presidente della Commissione Regionale Politiche Sociali, Bruna Fiola, e dal presidente della Commissione Regionale Sanità Vincenzo Alaia, dalla capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca, dal consigliere Luigi Abbate (Campania Libera- Noi campani- Psi). «Oggi finalmente abbiamo scritto una parola definitiva sulla delibera che riorganizza il percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei soggetti con disturbi dello spettro autistico, superandone le forti criticità, che ho rilevato fin dal primo momento e che soprattutto hanno rilevato le associazioni e le famiglie dei bambini con disturbi dello spettro autistico – ha commentato la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino.

di Bianca Bianco