Mettere in vetrina il bene. Valorizzare quanti fanno della solidarietà la loro missione. Questo il senso ultimo di ‘Amarsi un po’’, la campagna organizzata dal Cild, la Coalizione italiana libertà e diritti civili iniziata nel dicembre del 2020 e che da pochi giorni annovera tra i propri ‘buon esempi’, presi del mondo del terzo settore e del volontariato in tutta Italia, anche Foqus, la Fondazione Quartieri Spagnoli.

La campagna ‘Amarsi un po’’ inizia nel dicembre del 2020, ovvero al termine del primo difficilissimo anno di pandemia da Covid 19. Proprio dalla valutazione degli effetti dell’inaspettata aggressione del virus è nata l’idea del Cild di dare visibilità a chi, al di là delle istituzioni  che hanno dovuto guidare il Paese nei difficili giorni dell’emergenza, ha giocato un ruolo importante non solo nel venire incontro alle necessità dei cittadini, ma anche nell’impegno per la libertà e i diritti.

Libertà, proprio nell’epoca delle restrizioni, perché, spiegano i promotori della campagna «non esiste libertà senza un’assunzione forte ed attiva di responsabilità, nei confronti di noi stessi e degli altri. Amarsi un po vuole riconoscere e celebrare l’ordinario coraggio, l’infaticabile lavoro, l’encomiabile esempio di donne e uomini liberi che fanno la loro parte per il bene comune. Che con la loro energia e i loro atti di generosità portano conforto e restituiscono fiducia indicandoci una via d’uscita». 

In vetrina, per la Campania, tra le tante storie da tutta Italia c’è Foqus, fondazione costituita nel 2014 cui “Dalla parte dei bambini” ha affidato la realizzazione di un progetto di responsabilità sociale, inedito per l’Italia, per ridisegnare il ruolo e le funzioni dell’Istituto, per lo sviluppo dei Quartieri Spagnoli. Dal 2014 la fondazione Foqus è unico responsabile del progetto di rigenerazione urbana. Un lavoro in prima linea, intensificatosi durante la pandemia con progetti dedicati alla didattica a distanza per i bambini svantaggiati del quartiere e le loro famiglie.

Per segnalare al Cild altri esempi di lavoro straordinario in prima linea, si può scrivere a info@amarsiunpo.com

di Bianca Bianco