Nives Monda e Potito Izzo sono i proprietari de “La Taverna a Santa Chiara”, un piccolo ristorante di fronte all’omonima Basilica, nel cuore del centro storico di Napoli. Punto di ristoro e di accoglienza, la taverna è da sempre un riferimento di napoletanità per i suoi frequentatori, siano essi abitanti della città o viaggiatori occasionali.

Gestione squisitamente familiare, attenzione alla materia prima, giusta accoglienza e attenzione più che a tutto quanto “social” al sociale, sono i tratti distintivi di questo luogo, che rispecchia pienamente l’indole dei suoi proprietari.

Come molte attività, commerciali in generale e ristorative in particolare, oggi “La Taverna” è in seria difficoltà a causa della pandemia che ha sconvolto oramai da un anno le nostre vite.

Senza “scuorno” alcuno e senza abbandonarsi al malumore, 72 ore fa, Nives e Potito, hanno deciso di chiedere aiuto al popolo del web mediante l’attivazione di una raccolta fondi sulla piattaforma buonacausa.org.

In poco tempo, hanno raggiunto la somma prefissata come primo step, necessaria al ripiano dei debiti del loro locale.

Tuttavia, forti dell’affetto e del sostegno proveniente da ogni parte del mondo, hanno pensato di non fermarsi.

La loro idea, infatti, è quella di proseguire nella raccolta, per poter costituire un fondo mutualistico a sostegno di tutti i bottegai del centro storico a rischio di sfratto.

Durante il lockdown dello scorso marzo, “La Taverna a Santa Chiara”, pur rimanendo chiusa come da disposizioni di legge, ha sempre mantenuto acceso il suo faro. Una maniera per tenere illuminata la strada, è vero, ma anche un modo allegorico per mantenere viva la speranza. Sosteniamoli!

di Annatina Franzese