Portare la cultura in ogni carcere, affinché possa divenire occasione di rinascita per chi ha avuto una storia complicata. È questa la mission che si propone Gli Ultimi Saranno, collettivo nato nel 2018 dall’intuizione di Raffaele Bruno, attore e regista napoletano. Formato da musicisti, attori ed artisti in genere, il collettivo ha sempre avuto l’ambizione di portare l’arte nei luoghi dove spesso non riesce ad arrivare: dai centri di igiene mentale fino a quelli di recupero per tossicodipendenti. Fra i tanti luoghi vissuti è però il carcere quello in cui, secondo Raffaele Bruno, “la necessità di creare armonia è più urgente, perché le emozioni e i contrasti della natura umana esplodono in modo evidente”.

Su questi presupposti comincia il loro impegno nei luoghi di detenzione, con laboratori artistici che possano abbattere ogni barriera fra gli ospiti, gli artisti ed i dipendenti di quelle strutture.

“Crediamo nel rito dell’improvvisazione artistica, perché il loro contributo nei nostri spettacoli permette di creare un flusso artistico grazie al quale ci sentiamo parte di una stessa comunità” afferma Bruno.

Nel corso degli anni il collettivo si è allargato, entrando in contatto con numerose realtà, associazioni ed artisti che hanno deciso di mobilitarsi per questa causa, dando vita a numerose iniziative. L’ultima, che si sta sviluppando in questi giorni, si chiama Dona un libro. Il fine ultimo dell’iniziativa, ben riassunto nello slogan Parole luminose dietro le sbarre, è quello di creare un filo fra chi è dentro e chi è fuori le sbarre. “Di solito fra amici ci si regala cibo o vino, noi abbiamo deciso di donare un libro. Un libro che non sia neutro, ma che contenga una dedica da parte di chi dona” dichiara Bruno “in questo modo i donatori si prendono la responsabilità di scegliere un libro che sia luminoso per la persona che sta al buio. Il momento in cui ci mettiamo davanti alla pagina bianca per scegliere le parole giuste fa davvero riflettere e scendere in profondità.”
Come si può constatare sul sito del progetto, numerose sono le librerie che hanno aderito all’iniziativa in tutta Italia, esponendo un cartonato che invita i clienti ad acquistare un “libro sospeso” e donarlo a sostegno di questa iniziativa. Oltre alle librerie vi sono anche una decina di negozi, chiese ed associazioni che si sono rese disponibili come punti di raccolta per le donazioni.
I libri saranno poi conservati dal collettivo Gli Ultimi Saranno e distribuiti nelle carceri durante le loro attività, principalmente in Campania ma anche in Lazio, Piemonte ed altre realtà nelle quali progettano di operare se la situazione epidemiologica lo permetterà.

Il progetto è stato presentato pubblicamente lunedì 1 febbraio, in una diretta facebook della Libreria Rinascita, con la partecipazione di Federica Palo, Maurizio Capone, Blindur, LUK ed altri artisti che hanno apportato il loro contributo nel corso dell’evento.
In quell’occasione il Presidente della Camera Roberto Fico ha voluto inviare un videomessaggio perché, come ricorda Raffaele Bruno “già l’anno scorso si era fatto promotore di questa iniziativa, installando un punto di raccolta a Montecitorio che riscosse grande successo da parte di deputati e dipendenti”. Un segno di vicinanza delle istituzioni che il collettivo spera possa avere seguito nella prossima legge di bilancio, per la quale è stato presentato un ordine del giorno dal fondatore Raffaele Bruno, attualmente parlamentare presso la Camera dei deputati. La proposta prevede investimenti per la realizzazione di attività teatrali ed artistiche in tutte le carceri italiane.

di Yari Russo