Si chiama Sansevero in Blu il nuovo progetto di inclusione sociale del Museo Cappella Sansevero dedicato a bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, nato grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano, specializzata nella realizzazione di servizi e attività per persone con disabilità cognitiva e ideatrice del progetto. L’iniziativa si avvale del contributo scientifico del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II e del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope. Sansevero in Blu offre un tour studiato e calibrato sulle necessità e le caratteristiche dei visitatori con bisogni speciali per accompagnarli alla scoperta della bellezza dell’arte barocca della Cappella Sansevero, delle sue opere, delle leggende e delle storie del principe Raimondo di Sangro. Il nome del progetto richiama il colore dell’autismo: il blu, appunto
IL PROGETTO – Il progetto è stato presentato questa mattina presso la Cappella Sansevero. Dopo i saluti di Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero, l’iniziativa è stata illustrata da Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano, Maria Alessandra Masucci, Consigliere d’amministrazione Museo Cappella Sansevero e Responsabile progetti per l’accessibilità, insieme a Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Carmela Bravaccio del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, Andrea Soricelli del Dipartimento di Scienze motorie e del benessere dell’Università Parthenope. «Siamo felici di poter avviare il progetto Sansevero in Blu finalizzato alla fruizione del Museo Cappella Sansevero da parte di ragazzi con autismi – dichiara Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano –. Il nostro obiettivo è favorire l’incontro con l’arte come strumento di comunicazione con se stessi e gli altri, di condivisione delle emozioni per sentirsi attori e protagonisti attraverso l’esperienza museale che, avvalendosi di metodologia e strumenti personalizzati, offre a tutti la possibilità di vivere il museo nel rispetto dei propri tempi e modalità di apprendimento». Rivolto a ragazzi con disturbo dello spettro autistico tra gli 8 e 18 anni di età, il percorso Sansevero in Blu è stato avviato nel mese di luglio 2019. Dopo un primo periodo di studio, progettazione e formazione del personale del museo sono stati organizzati incontri specifici sperimentali con ragazzi con autismi a diverso funzionamento per poter giungere alla verifica del modello incentrato sull’approccio e sull’accoglienza dei partecipanti. Le varie fasi progettuali hanno consentito di realizzare e testare l’agenda visiva in formato cartaceo appositamente ideata per supportare le persone con autismo durante la visita. Ogni pagina del quaderno visivo richiama, per ciascuna opera selezionata, gli elementi precedentemente individuati e validati dal gruppo di ricerca scientifica, adatti ad accompagnare i ragazzi alla scoperta delle opere e della storia del museo.
I COMMENTI – «Dopo Sansevero in LIS, dedicato alle persone sorde, prosegue con convinzione il nostro impegno nel realizzare iniziative di inclusione sociale e accessibilità – afferma Maria Alessandra Masucci, consigliere d’amministrazione del Museo Cappella Sansevero –. L’entusiasmo e la competenza della Cooperativa Il Tulipano ci hanno spinti ad ampliare la programmazione del museo con questo progetto innovativo che mira ad adottare e condividere un modello di accoglienza e conoscenza dell’arte dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico, attraverso la proposta di nuovi percorsi inclusivi per scuole, associazioni e famiglie. Ogni nuovo progetto di inclusione è una scoperta straordinaria e un’esperienza che, prima di tutto, arricchisce noi del Museo Cappella Sansevero». Il progetto propone due tipologie di visita, su prenotazione. Entrambe si svolgono in contemporanea con altri visitatori e vengono proposte come percorsi con accompagnatore o in autonomia in modo che il bambino/ragazzo possa visitare il museo in compagnia dei propri familiari, compagni di classe e amici, attraverso l’utilizzo del kit didattico predisposto per il “tour speciale”.  Il tour con accompagnatore, della durata di 40 minuti, è rivolto a scuole, famiglie, associazioni e piccoli gruppi che necessitano di un operatore, ed è condotto da un educatore che, attraverso racconti sul principe di Sansevero e il supporto dell’agenda visiva, guida il gruppo in un percorso che stimola attenzione e partecipazione, con l’ausilio di elementi tangibili, esperienze sensoriali e attività di interazione.
Una seconda tipologia di visita è quella del percorso “autonomo” per famiglie e piccoli gruppi che non necessitano dell’accompagnamento di un operatore. Il ragazzo può, in tal modo, visitare il museo insieme agli adulti accompagnatori, in maniera indipendente e attraverso l’utilizzo dell’agenda visiva che lo guiderà durante tutto il percorso, con il supporto del personale del museo che ne spiegherà le modalità di utilizzo.
La scelta del tour adeguato avverrà al momento della prenotazione, a seguito della compilazione di un questionario realizzato con l’équipe del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Università Federico II di Napoli, che agevolerà l’individuazione di esigenze specifiche per comprendere la tipologia di visita più adatta.
I CONTATTI – Il Museo Cappella Sansevero diviene museo per tutti, dove ciascuno viene valorizzato per le proprie differenze. I percorsi si basano sui tre principi, propri delle attività autism friendly: quello della personalizzazione, dal momento che il tour è adeguato alle caratteristiche personali del soggetto, ai suoi ritmi e modalità di apprendimento; dell’assimilazione poiché è il museo che si adatta al soggetto con autismo concretizzando un approccio totalmente innovativo in tema di accoglienza di persone con bisogni speciali. Non è più il ragazzo che deve adeguarsi al contesto, ma è il contesto che viene strutturato in maniera da poter accogliere le persone secondo i principi della progettazione dell’universal design (aspetto sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli). Infine, il principio dell’inclusione che, grazie alla contemporanea partecipazione con altri visitatori, rende il concetto di accessibilità e fruizione non più “speciale”. Le visite offerte da Sansevero in Blu sono gratuite per le persone con disturbo dello spettro autistico. È necessaria la prenotazione tramite la Cooperativa sociale Il Tulipano ai seguenti recapiti: sanseveroinblu@iltulipanocoop.org, +39 081 8293434, cell. +39 3891312180

di f.g.