NAPOLI – Sabato 19 gennaio alle 11.30, una bomba di cultura esploderà davanti all’ingresso della storica pizzeria Sorbillo nel cuore del centro storico di Napoli.
Un flash mob organizzato dalla compagnia teatrale “Puteca celidonia” e la Onlus Opportunity, per rispondere con un’esplosione di bellezza e poesia, all’attentato intimidatorio che ha ricevuto la scorsa notte la celebre pizzeria.
“Rispondiamo con la bellezza della cultura e dell’arte, a chi imbruttisce i nostri territori” è questo il mantra di Davide D’Errico, presidente della Onlus Opportunity, protagonista della campagna “due euro a piacere contro la camorra”.
Ed in virtù del loro motto, e delle iniziative che svolgono quotidianamente nei beni confiscati che gli sono stati affidati, hanno deciso di fare un attento alla criminalità, leggendo poesia. Facendo esplodere la bellezza di Napoli, lì dove qualcuno ha voluto distruggere, detonando rabbia e odio.
Così spiega l’evento Emanuele D’Errico, responsabile della compagnia teatrale “Puteca Celidonia” e artefice di bombe culturali.
“Facciamo esplodere una bomba di cultura e di colore fuori alla storica pizzeria Sorbillo. Questa è la nostra provocazione, è la nostra vendetta contro chi ha attentato non soltanto ad un’attività commerciale ma alla storia di una città. Rispondiamo ad una bomba con una bomba. Ma la nostra è più forte, risuona con più prepotenza. È la bomba della tradizione di questa città, dell’arte che esplode in ogni angolo, della bellezza che sconvolge. La nostra bomba è fatta di poesie, di palloncini colorati, di musica e di anime ribelli. La nostra bomba consiste quindi in un flash mob-evento. Una call per tutti i cittadini che vogliono dare un segnale che questa città è ancora nostra, è ancora di Eduardo De Filippo, di Raffaele Viviani, di Salvatore di Giacomo, di Enzo Moscato, Pino Daniele etc…. È la storia della cultura. Napoli è cultura e la cultura è Napoli. E allora l’invito è quello di presentarsi fuori alla pizzeria ognuno con un foglio di carta con su stampata una poesia di un autore di tradizione partenopea oppure una canzone napoletana, e allora perché no anche una chitarra o qualunque strumento. Ad un segnale preciso scoppierà la nostra bomba, allo stesso tempo ognuno reciterà la poesia scelta o canterà o suonerà. E alla fine, come gesto di liberazione faremo volare i fogli in aria, restituendo quindi simbolicamente alla città quei doni meravigliosi. Sotto un’unica voce, un unico coro, una sola bomba che racchiuda la potenza della nostra tradizione e che sia un urlo di rabbia contro chi attenta alla bellezza di questa città.