NAPOLI- Eccellenze gastronomiche sociali. Si chiama “Sfizzicariello” e si trova nel centro storico di Napoli, precisamente al Corso Vittorio Emanuele. E’ un negozio di gastronomia dove eccellenze culinarie e rivalutazione sociale si fondono e creano una realtà unica e speciale. Si tratta della cooperativa “Arte, musica e caffè”, nasce nel 2007 ed è composta da persone con problemi di schizofrenia, psicopatia, disagi comportamentali e sociali, insieme ai loro familiari. Sono proprio questi ultimi che hanno fatto rete, si sono uniti per il bene dei loro cari. Credono fermamente che la crescita di queste persone non passi solo per terapie e farmaci. Anzi. E’ importante aiutarli a trovare la loro strada e soprattutto la loro unicità nella società. Nel 2008 viene aperto il negozio che proprio questo ottobre festeggerà, quindi, dieci anni di attività. Dieci anni di gioie, ma anche di sacrifici. Affrontati, però, sempre insieme. I ragazzi che ne fanno parte, attualmente 15, si occupano della cucina e della vendita di piatti tipici della tradizione campana principalmente, ma non solo, dagli antipasti ai dolci, lavorando su turni. Vengono da zone differenti, San Giovanni, Ponticelli, Bacoli, alcuni proprio grazie a questo lavoro hanno superato i loro disagi, e delle attività che si potrebbe pensare per loro più complicate, sono invece assolutamente fattibili. La cucina, la vendita, attività che richiede un contatto con il pubblico, il consegnare a domicilio, ma anche prendere da soli un mezzo pubblico. Il fatto di essere partecipi di una realtà nella quale loro sono utili e bravi, è assolutamente di aiuto anche nel superare dei disagi personali. Il lavoro, così come lo stare insieme e supportarsi a vicenda, ha un effetto terapeutico incredibile e dà loro un contatto diretto con la realtà. Contatto che alle volte può venire a mancare stando troppo tempo in casa. Da Sfizzicariello ci si occupa anche di catering per feste, banchetti, si cresce e lavora insieme. E’ proprio lo stare in gruppo che aiuta a superare certe paure e disagi come crisi di panico, ansie, perché insieme ci si sente più forti. L’ingegnere Carlo Falcone è il presidente della cooperativa e ha suo fratello Luigi che lavora da Sfizzicariello: “Bisogna rendere attive queste persone, alle volte siamo più noi ad aver paura di affrontare certe realtà. Ci sono genitori che hanno timore di farli uscire da soli di casa. La paura è comprensibile ma ci sono delle maniere di seguire queste persone e di renderle indipendenti. Qui alla cooperativa ci sono ragazzi che hanno il 100% di accompagnamento, vengono seguiti uno ad uno, in un percorso di crescita personale e professionale, fino a diventare autonomi. Ma è fondamentale che la famiglia collabori, non possono venire e lasciarceli qui”. Il farmaco infatti è un rimedio utile se necessario, ma la cooperativa è la dimostrazione che l’aspetto relazionale è la migliore psicoterapia. Con loro, inoltre, c’è uno psichiatra che da anni li segue, il dottor Luigi Varuzza. Una volta a settimana passa allo Sfizzicariello per stare con i ragazzi, seguirli, aiutarli a risolvere eventuali problemi e fare il punto della situazione. I ragazzi non sono mai soli infatti, c’è sempre un operatore con loro. Ad esempio in negozio è presente Elisabetta Minichino, compagna di Carlo ed operatrice. Ogni mese inoltre, c’è una riunione molto particolare. Si chiama Social Gym ed è aperta a tutti. E’ il momento in cui si presenta l’attività al pubblico e si può partecipare a vari corsi e percorsi attivati dalla cooperativa, con lo scopo di poterne fare parte in un secondo momento: teatro, discipline olistiche, affettività, alfabetizzazione funzionale, cameriere di sala, banconista, aiuto chef.
 

 di Roberta De Maddi