ROMA – Si celebra martedì prossimo 21 marzo la Giornata mondiale del Servizio sociale con l’obiettivo di sollecitare la più ampia riflessione sull’importanza e sul ruolo del Servizio sociale nella promozione di benessere sociale. La Giornata è promossa, tra gli altri, dall’Associazione Internazionale delle Scuole di Servizio Sociale (IASSW), dal Consiglio Internazionale del Social Welfare (ICSW) e dalla Federazione internazionale degli assistenti sociali (IFSW).
In Italia, il Consiglio nazionale degli assistenti sociali e i Consigli regionali hanno organizzato numerosi eventi pubblici di formazione, analisi ed approfondimento sui temi caratterizzanti la professione e hanno concorso fattivamente alla realizzazione di iniziative predisposte da Enti, Università ed altri Organismi.
“Saranno quasi 10mila i colleghi che parteciperanno alle varie iniziative molte delle quali previste anche nei giorni a ridosso della data del 21 marzo. Ai colleghi – spiega Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale – si aggiungeranno moltissimi studenti dei vari corsi di laurea in Servizio sociale oltre che – in molti eventi aperti al pubblico – anche cittadini interessati a questi temi”.
“Quello che mi sembra importante sottolineare – dice ancora Gazzi – è come il tema della Giornata ‘Promuovere la comunità e la sostenibilità ambientale’ sia stato declinato con una ricchezza di interpretazioni e di sfumature che mostra – una volta di più – quanto la nostra professione spazi davvero su tutto l’universo legato al benessere e quindi ai diritti umani, con particolare attenzione a quelli sociali: ambiente, lavoro, migranti, comunità solidali, ricostruzione, infanzia, responsabilità, inclusione sociale, professioni in rete, carceri, solo per citarne alcuni.”
Una prova ulteriore – importante, autorevole, pubblica – della forza e della validità della professione dell’assistente sociale e dell’importanza crescente che questa figura riveste nel contesto e nel panorama sociale del nostro Paese.
“La Giornata – spiega ancora Gazzi – serviràanche per lanciare un allarme: mentre da un lato non sembra mancare la volontàpolitica – e civile – di affrontare con una accresciuta decisione i temi delsociale, dall’altro invece manca la consapevolezza che non basta una norma chegarantisca un diritto perché questo diritto sia concretamente e davverofruibile”.
“Da sempre ribadiamo che servono reti diservizi che si avvalgano delle diverse professionalità in grado di far camminarei diritti affinchè raggiungano tutte le persone che davvero ne hanno titolo. La figura dell’assistente sociale svolge da sempre questa funzione di raccordo. Ma sempre più spesso si scontra con una classe dirigente politica e una burocrazia– sia a livello centrale che a livello territoriale – solo concentrata suinumeri e sui conti, diventati prioritari rispetto ai bisogni, alle speranze eai diritti delle persone”.
“E’ su queste questioni – conclude Gazzi – che intendiamo cogliere l’opportunità rappresentata dalla Giornata mondiale del Servizio sociale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della politica”.

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