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NAPOLI- E’ una notizia positiva quando un’azienda, oltre ad investire nel proprio business, riesce a cogliere anche l’importanza del proprio ruolo sociale nell’ambito del territorio in cui opera. Optima Italia, la multiutility napoletana, attiva nel mercato dell’energia e delle telecomunicazioni, da anni sostiene numerose iniziative sociali e culturali, in Campania e non solo. Ne abbiamo parlato con il direttore dell’area Brand e Comunicazione di Optima Antonio Pirpan, che da anni spinge l’acceleratore in questo senso, consapevole anche dell’importanza che la social responsability può rivestire nel rafforzamento del brand aziendale.  
Esiste un rapporto tra il mondo delle associazioni e Optima Italia?
Guardiamo con scrupoloso interesse a tutto ciò che si muove intorno a noi, al contesto nel quale operiamo. L’ambiente delle relazioni umane e sociali che circondano la nostra azienda rappresentano per Optima un punto di partenza imprescindibile. Riceviamo, pertanto, con piacere proposte e idee provenienti dal mondo associativo e premiamo quelle che sposano il mondo Optima, quelle che riescono a sintonizzarsi con il nostro stile improntato alla semplificazione, al relax e al benessere. Siamo un’azienda e ovviamente non possiamo assecondare tutte le richieste che ci pervengono, ma analizziamo tutte le proposte e ragioniamo su ogni partenariato nella misura in cui riesce a tramutarsi in uno scenario di creatività.
In questa attenzione al mondo del non profit, un ruolo importante lo hanno i giovani, giusto?
Sviluppiamo tantissimi progetti rivolti ai giovani e numerosi fronti di dialogo e di produzione culturale. Per citare una delle ultime operazioni, la collaborazione con Red Ronnie ed il suo format Optima Red Alert sul versante delle giovani band musicali ne è un esempio, così come il progetto Optima Erasmus, che consideriamo al tempo stesso un percorso di marketing etico, un modo responsabile per presidiare la formazione dei giovani e una possibilità di incentivare e diffondere valori come l’integrazione europea e la mobilità delle persone sul nostro antico continente.
In che modo?
Offrendo una significativa integrazione fino a tremila euro di borsa speciale da affiancare al contributo del fondo sociale europeo per le borse Erasmus. Gli studenti Erasmus lamentano spesso esiguità di risorse durante il loro soggiorno che finisce per penalizzare la più incredibile delle opportunità di crescita intellettuale che si presenta nelle loro vite. Sulla nostra piattaforma documentiamo le loro esperienze di empowerment formativo senza tralasciare le attività ludiche di entertainment. Sono giovani che amano divertirsi e grazie alla loro energia riusciamo a scoprire le città e i paesi che visitano, gli affetti che vivono, le relazioni che costruiscono, e le speranze che nutrono verso il futuro.
La  creatività è la bussola che indirizza il vostro impegno in ambito socio-culturale
Sì, lo dimostra la nostra recente partnership con il Giffoni Film Festival o il programma Smartup Optima, grazie al quale trasformiamo la nostra sede in una galleria d’arte contemporanea per oltre 600 artisti, moltissimi dei quali giovani alla ricerca di un’occasione per mettersi in mostra. La nostra è una terra ricca di creatività, ma scarsa di opportunità per dispiegarla. Ritengo socialmente importante dare una mano affinchè essa non sia soffocata da un contesto poco favorevole.
Un contesto anche carico di disagi
Già, e in questa ottica abbiamo attivato in questi anni la Onlus Energia del Sorriso, supportando interventi di clownterapia, volti ad aiutare i bambini in stato di degenza ospedaliera o sostenendo la formazione di clowndottori, intesi come veri e propri operatori socio-sanitari. Abbiamo lanciato iniziative molto pratiche che hanno rifornito di importanti farmaci ospedali nel Sud del Sudan e distribuito poltrone-letto per far riposare le mamme dei bambini degenti in ospedali napoletani. In questo caso, coniugando arte e creatività con il servizio alla persona: un mix, a mio avviso, intelligente ed opportuno.

di Gino Del Bue

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