NAPOLI- “Facciamola in modo speciale l’alternanza scuola – lavoro” è il progetto pilota della Residenza socio- riabilitativa ed assistenziale Lars, presentato a Sarno nel corso di un convegno a cui hannio preso parte, tra gli altri, l’assessore alle politiche sociali della Regione Campania, Lucia Fortini e il segretario regionale del Pd, Assunta Tartaglione . L’approccio e l’avvio al lavoro insieme agli studenti dell’istituto “Cuomo – Milone” in un percorso di formazione guidato da tutor speciali: i ragazzi diversamente abili e con sindrome di Down. Una nuova frontiera di arricchimento e di abbattimento dei pregiudizi sulle diverse abilità. Il principio è quello di ribaltare il pensiero comune della persona disabile come esclusivamente bisognosa di cure ed assistenza. «Un progetto molto bello – ha sottolineato l’assessore Fortini – che fa capire come l’integrazione debba partire dai ragazzi. Integrare significa proprio questo: tutti sullo stesso piano che si danno una mano. Questo si inserisce su un progetto ancora più grande che la Regione Campania sta portando avanti che è “Scuola Viva” attraverso il quale apriremo le scuole al territorio. La Regione Campania- ha proseguito- si sta impegnando per un sostegno alle famiglie ed a questi centri. Abbiamo varato una legge proprio venerdì scorso ed abbiamo demandato alla Giunta Regionale di scrivere una legge insieme a tutte le associazioni di persone con disabilità perchè crediamo che tutte le politiche si debbano costruire con il territorio». Emozionata la direttrice della Residenza Lars, Nilde Renzullo che ha spiegato il lungo cammino di integrazione intrapreso da anni. «Abbiamo tracciato, nel corso degli anni, un cammino che ha dato la scossa ad un pensiero comune errato, ad un pregiudizio. Ha distrutto un tabù insieme a tutte quelle barriere che accompagnano e ruotano intorno al termine “disabilità”. Abbiamo detto “basta” con la presenza attiva, con la partecipazione ed il confronto. Oggi raggiungiamo un nuovo traguardo e lo facciamo con la convinzione che si tratti sempre di un ulteriore punto di inizio e di crescita, un progetto che possa diventare pilota per altre realtà. L’alternanza scuola lavoro fatta in maniera speciale, con tutor di eccezione. Una inversione di tendenza che sarà certamente arricchimento reciproco: per i nostri ragazzi con abilità speciali e per gli studenti del territorio. Ed in più un approccio ed una  formazione per il mondo del lavoro».

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