casa_colettaNAPOLI – In un periodo in cui si discute tanto di “famiglia”, spesso dimentichiamo che ci sono dei posti al mondo in cui questa parola assume il suo vero significato per tanti ragazzi, talvolta con alle spalle storie difficili. In questi posti, però, non ci sono una sola mamma ed un solo papà a prendersi cura di loro: ce ne sono tanti. E ci sono zii e zie, ma soprattutto tanti fratelli e sorelle. Si tratta delle Comunità Alloggio, strutture destinate all’assistenza e alla cura di minori, “per interventi socio-assistenziali ed educativi integrativi o sostitutivi della famiglia”, secondo quanto stabilito dalla legge. A queste comunità, infatti, vengono affidati bambini e ragazzini che sono stati allontanati dalle proprie famiglie, molto spesso per incuria se non veri e propri maltrattamenti, oppure che abbiano commesso reati tali da poter essere redenti con una pena diversa dalla detenzione.

Abbiamo incontrato il responsabile di una di queste strutture, Massimiliano Capodilupo, fondatore della Comunità Alloggio “Casa Coletta”, che attualmente ha sede a Nola, per farci raccontare qualcosa di più su questo delicato microcosmo.

Come nasce l’idea di fondare una Casa Alloggio per minori?

Casa Coletta è nata, ormai più di 10 anni fa, dal desiderio di creare un’alternativa per ragazzi in qualche modo segnati dalla vita, che un’occasione non l’hanno avuta e forse non la potranno mai avere. Noi ci occupiamo di loro in tutto e per tutto, dalla salute, al tempo libero, alla scuola. Il nostro obiettivo è educarli ad uno stile di vita sano, di costruire insieme a loro una base sicura, di modo che, una volta fuori, siano pronti ad affrontare la vita.

Chi sono i vostri ospiti e come vi prendete cura di loro?

Accogliamo minori dagli 11 ai 18 anni, di ambo i sessi, sia provenienti da assegnazioni del Centro Giustizia Minorile, che dall’ambito amministrativo (ad esempio, i minori che sbarcano sul nostro territorio non accompagnati). Per ognuno di essi, al momento dell’ingresso, dopo un accurato check up medico, predisponiamo un “PEI”, piano educativo individualizzato, un percorso che il ragazzo farà insieme a noi, alla scuola ed a professionisti che li seguiranno passo passo in tutte le loro esigenze. Per coloro che non sono più in obbligo scolastico, poi, possono essere predisposte attività di avviamento al lavoro. Nessuno viene lasciato mai solo: il lavoro degli operatori si volge su tre turni e copre le 24 ore. Per noi non esistono sabati e domeniche, se non insieme ai nostri ragazzi. Anche d’estate ci prendiamo cura di loro: organizziamo gite o uscite tutti insieme. Per non parlare delle feste di compleanno o di quando dobbiamo accompagnali da qualche amico oppure andarli a prendere in palestra ”.

Insomma, siete come una vera e propria “famiglia”

Non posso dire che il nostro non sia un lavoro, ma di certo non lo si può affrontare se non si hanno una forte passione e una particolare motivazione. Il nostro scopo è di cercare di far capire ai ragazzi che esiste un modo diverso da quello in cui sono abituati a vivere, senza prevaricazioni o sotterfugi. Il segreto è avere tanto buonsenso, perché le regole non servono a nulla se si pretende che vengano seguite ciecamente. E’ proprio come essere genitori: le situazioni spiacevoli vanno evitate prima ancora che si creino.

E proprio come dei genitori, immaginiamo abbiate tante spese per provvedere ai bisogni dei vostri ragazzi

Purtroppo sì. La nostra non è diversa dalle case tradizionali: ogni mattina bisogna fare la spesa, cucinare per tutti, comprare tutto ciò che serve ai ragazzi per assicurargli un certo benessere, e tutto ciò ha un costo. Secondo le normative, i soldi dovrebbero provenirci regolarmente dagli enti che ci affidano i minori, ma la burocrazia, si sa, è un carrozzone. Spesso i pagamenti sono lenti, anche di anni. E ci tocca anticipare tutto di tasca nostra.

Però alla fine le soddisfazioni arrivano, vero?

Certamente! La nostra più grande soddisfazione è quando uno dei nostri ragazzi riesce a cogliere pienamente le occasioni che gli offriamo e riesce a costruirsi una propria autonomia. Noi ci impegniamo al massimo per creare la serenità di cui hanno bisogno perché sappiamo che, se si fideranno di noi, saranno salvi.

di Nunzia Capolongo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui