delucaNAPOLI – Solo andata. È il viaggio affrontato dai migranti sui barconi della morte, quello che non contempla possibilità di ritorno. Ed è il titolo dell’omonimo romanzo in versi di Erri De Luca (Feltrinelli), pubblicato per la prima volta nel 2005. De Luca vi racconta la vicenda di un gruppo di clandestini che salpano dall’Africa in direzione porti del Nord, e lo fa senza retorica, con il linguaggio secco di una verità cruda e quasi insopportabile. Un dramma senza tempo quello dei migranti, che verrà messo in scena al Teatro Bellini dal 23 dicembre al 2 Gennaio 2016, e che vede come interprete Antonello Cossia. Il monologo sarà accompagnato dalla voce e dalla chitarra di Francesco Sansalone, mentre sulla parete di fondo verranno proiettate immagini a scorrimento scelte dal fotografo Mario Laporta fra quelle prodotte dall’Agenzia Fotogiornalistica Controluce. Si tratta di foto – documentario sui viaggi della speranza a cui i profughi si affidano come ultima opzione di vita, quando ormai non si ha più niente da perdere.

“Solo andata”, dalla penna di Erri De Luca, diventa così un messaggio che dalla carta stampata passa ad affrontare l’immigrazione sotto le luci di un palcoscenico, coi riflettori puntati su un tema tristemente attuale e costantemente fonte di polemiche, disinteresse, egoismo della classe politica. Uno spettacolo – denuncia, dunque, così descritto da Antonello Cossia: «questo testo di Erri De Luca è una dedica al buonsenso, alla partecipazione, all’attenzione da rivolgere verso coloro che stanno peggio di noi. Non compio questo atto per spirito di carità, né tendo a sollevarmi il morale o la coscienza, ma sbatto la voce in palcoscenico per rabbia contro le ingiustizie».

 

di Francesca Coppola

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui