mamafrica casa-famiglia (1)NAPOLI – Prima il ponte, lungo da nord a sud per la raccolta, poi il viaggio: destinazione Africa. La “sua” Africa, quella di Enzo Liguoro. Papà Enzo, per tutti i bambini e gli adulti che in questi ultimi 20 anni e più lo hanno conosciuto, incontrato, amato. Enzo con la sua “Mamafrica” Onlus ha nutrito, fatto curare e offerto l’opportunità per la prima volta di avere una casa, una scuola e persino un banale cerotto per medicarsi. Tutte cose, siano esse piccole o grandi – come la cura e l’istruzione – ma anche banali – come possono apparire una palla ed una bici che Enzo un poco per volta ha raccolto una per una, con la pazienza e la saggezza di una formica e portato in un villaggio “sconosciuto” del Togo. Lì, nella sterminata Africa, Enzo ci ha “piantato” famiglia. Oggi, con orgoglio una “grande” famiglia allargata fatta di un oceano di solidarietà. Ha iniziato tutto solo dopo che fu amore a prima vista dopo il primo viaggio da studente universitario. L’idea, poi il progetto infine nasce “Mamafrica” Onlus. Tra i progetti di Enzo realizzati con la sua associazione ci sono due case-famiglia, un’aula dove studiare, un laboratorio dove potersi vaccinare e medicarsi o subire anche piccoli interventi.
Enzo Liguoro con il suo esercito di MamaAfrica Onlus, è questo ma molto altro ancora. E non smette di costruire “ponti” virtuali di solidarietà. Sabato prossimo partirà un’altre raccolta di beni per gli ospiti delle due case famiglie ma anche per i tanti abitanti di Togoville. La raccolta finale avrà luogo presso il palazzo Cappabianca, in via Caracciolo al borgo Trocchia a partire dalle 15,30.  Quest’anno il container con i beni raccolti – occorrono farmaci, materiale scolastico (quaderni, penne), capi di abbigliamento e biancheria intima insieme, lenzuola ma anche macchine per cucire per le ragazze che frequentano i corsi specifici nella scuola – sarà spedito gratuitamente dalla Terracciano Group, un’azienda napoletana del settore dei trasporti che si è offerta di offrie il viaggio come suo contributo agli amici di Mamafrica.
Un ponte, come detto, davvero lungo quello che negli anni il professore Enzo ha saputo costruire: “Tanti i punti di raccolta che sono stati creati a Milano, Cagliari, Reggio Emilia, Torino, San Benedetto del Tronto e Torino reso possibile solo ai tanti amici di Mama Africa”, ha detto Enzo Liguoro.
Un momento di dono ma anche di solidarietà per sostenere le attività di Mamafrica.Chi ama l’artigianato africano, infatti, troverà pitture, stoffe, collanine, bracciali e artigianato locale del Togoville. E, infine, ci saranno anche le t-shirts e i nuovi cappellini di Mama Africa.

di Patrizia Panico

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