NAPOLI-  “IL LAVORO FA PER ME!” è il titolo del Convegno Nazionale promosso dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con il supporto organizzativo e finanziario dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), dedicato alla disabilità visiva e alle azioni positive volte all’inclusione lavorativa, e in programma a Napoli l’11 e 12 giugno giugno, presso l’Università degli Studi “Parthenope” Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Aula MAGNA, Centro Direzionale Isola C4. Il lavoro è luce che ritorna, scriveva Paolo Bentivoglio, uno dei padri nobili dell’Unione. Il lavoro come diritto e come opportunità, è l’unica via da percorrere per una vera emancipazione civile e per una effettiva indipendenza delle persone con disabilità. «Il convegno rappresenta per la nostra città – dichiara il Presidente della Sezione dell’Unione di Napoli, Mario Mirabile – un’occasione importantissima per far comprendere le capacità e le potenzialità dei disabili visivi. Purtroppo Napoli è anche l’emblema delle difficoltà che i disabili incontrano per inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo anni di assoluta paralisi ed inerzia, soltanto negli ultimi mesi il Centro per l’impiego ha iniziato ad aggiornare le graduatorie; la commissione provinciale ex legge 68/99 si è riunita pochissime volte con risultati assolutamente scarsi; i posti riservati agli operatori telefonici si sono notevolmente ridotti e la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha in atto un ricorso al Consiglio di Stato per la mancanza di controlli da parte degli organi competenti sul rispetto della legge 113/85. Attualmente ci sono circa 100 centralinisti iscritti nelle apposite liste di collocamento che chissà se e quando potranno essere occupati. Nella nostra regione sono stati banditi 2 concorsi alle ASL Napoli 1 e Napoli 3 che avrebbero potuto far impiegare circa 120 disabili in diverse mansioni, ma da oltre 4 anni tali concorsi per una ragione o per un’altra, sono bloccati. Confidiamo che questa conferenza possa dare una spinta all’occupazione per i ciechi e gli ipovedenti. Non ci aspettiamo miracoli, ma i nostri giovani sono molto sfiduciati. Dal nostro canto apprezziamo gli sforzi della Presidenza e della Direzione Nazionale dell’Unione che si è sempre battuta per il pieno rispetto delle normative in materia di collocamento obbligatorio e per lo sviluppo di nuove possibilità occupazionali per i privi della vista».

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