_GMF2117ROMA – «È facile darle un compleanno in più». Al via, oggi, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Save the Children per fermare la mortalità infantile. Every One 2014 è il nome dell’iniziativa, che vede come simbolo un palloncino rosso con la scritta SAVE ME a ricordare che la vita di un bambino va trattenuta e non lasciata andare via. Ricco il programma della campagna che si concluderà il 16 novembre e vedrà, anche quest’anno, protagonista il villaggio esperienziale. Una struttura di circa 170mq, realizzato in legno e materiali riciclati con quattro ambienti tematici all’interno dei quali, grazie all’installazioni interattive e all’esperienze sensoriali, verrà trattato il tema della salute delle mamme e dei bambini prima e dopo il parto; dell’impatto della malnutrizione, delle emergenze e, soprattutto, di come  Save the Children risponde a tali sfide, attraverso il lavoro di decine di migliaia di operatori sanitari.
Per tutti quelli che vorranno vivere l’esperienza di essere operatori di Save the Children per un giorno, il villaggio farà tappa a Roma da oggi fino al 19 ottobre, Bari fino al 2 novembre e Milano dall’11 al 16 novembre. Duecento i volontari di Save the Children che saranno a lavoro nel Villaggio affiancati da un gruppo di studenti di alcuni atenei italiani, quali la Luiss di Roma e l’Università di Bari. Eventi sono in programma, inoltre, in altre 20 città italiane consultabili sul sito
Un’iniziativa di sensibilizzazione importante considerando i risultati del nuovo rapporto di Save the Children “nati per morire” dal quale è emerso che «nonostante i progressi compiuti, 6,3 milioni di bambini sotto i 5 anni – fra cui 2,8 milioni di neonati – continuano a morire per cause prevenibili come una diarrea o una polmonite e dal 1990 al 2013 è di 223 milioni il numero di bambini che ha perso la vita per malattie curabili». La Somalia è il paese risultato all’ultimo posto del nuovo indice di rischio mortalità mamma-bambino con i peggiori valori in tutti gli indicatori presi in esame e,  non a caso, la nazione con i tassi  di mortalità infantile più elevati del mondo: centottanta decessi ogni 1.000 nati vivi, a fronte di 3,7 della Danimarca, che risulta invece al primo posto in classifica.

Di Emiliana Avellino

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