mamaafrica sede pollenaNAPOLI – Mama Africa Onlus è un’associazione che opera da oltre venti anni nei villaggi del Togo, in Africa, dove ha aperto prima una casa-famiglia e in seguito un piccolo ospedale. Non tutti sanno, però, che Mama Africa, non ha mai avuto una vera e propria sede. Ora, però, l’associazione ha potuto inaugurare la sua prima “casa”. A tagliare il nastro è stato il professore Enzo Liguoro, il fondatore di Mama Africa, che dopo una ventennale attesa ha trovato asilo a Pollena Trocchia, città natale di papà Enzo. Papà è il nome che i bambini del villaggio di Togoville (Togo) diedero ad Enzo quand’egli iniziò, già da studente universitario, a fare i suoi primi viaggi in quei luoghi ai “confini” del mondo occidentale, dove esiste e vive una realtà spesso dimenticata, discriminata, disprezzata. Enzo, da studente, da professore (di geografia politica) e oggi da pensionato non ha mai smesso di portare il suo reale sostegno a decine di donne e bambini, soprattutto, affinché potessero avere anche loro dignità, ovvero una casa, cure indispensabili e un’istruzione. Ha fondato una casa-famiglia e poi un ospedale nei villaggi di Togoville e Vogan in Togo, Africa Occidentale senza mai avere una vera e propria sede in Italia.
Lo scorso fine settimana questo sogno Enzo l’ha realizzato: in via vasca Cozzolino è stata aperta la “Casa delle associazioni” per opera di un giovane imprenditore locale, Antonio Di Sapio. “Ringrazio Antonio Di Sapio, un mio concittadino – dice Enzo – per questo gesto di generosità verso un’associazione seria, onesta e trasparente che porta alto il nome della comunità cittadina. Finalmente è cessato il tempo delle false promesse, degli atteggiamenti ipocriti da parte di autorità istituzionali che perduravano da anni”. La sede si propone obiettivi culturali che ben presto avranno inizio con una serie di iniziative: Il prossimo appuntamento è previsto per le prossime settimane, quando  Enzo, tra l’altro appassionato fotografo, presenterà il calendario di Mama Africa, giunto alla 21sima edizione. Dodici scatti colmi di emozione, occhi e gesti quotidiani dei tanti piccoli ospiti della casa-famiglia, il cui ricavato andrà a finanziare i progetti che l’associazione ha nei villaggi in Togo.

di Patrizia Panico

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