bicicleCAGLIARI- A dispetto di tutti gli stereotipi che circondano le comunità per le tossicodipendenze, la comunità Casa Emmaus di Iglesias anche quest’anno, dopo ventisei anni di esperienze positive, ha dimostrato che la chiave del successo educativo e rieducativo passa anche per la partecipazione dei suoi ragazzi ad imprese anche piuttosto impegnative, di quelle che danno soddisfazione ed autostima e per questo non vengono dimenticate facilmente. Un gruppo di 32 tra ragazzi, educatori e tirocinanti è partito alla volta della Carovana Estiva 2014, uno dei quattro appuntamenti annuali che la comunità Casa Emmaus di Iglesias dedica alle due ruote. Una pratica educativa e ricreativa nata insieme alla comunità terapeutica 26 anni fa.

Quest’anno la scelta della destinazione estiva è ricaduta su Bosa, piccolo gioiello della costa occidentale sarda arrivato secondo nella competizione “Borghi più belli d’Italia” 2014 in ragione della sua unicità che concentra in un solo ambiente ecosistemi fluviali, costieri e montani arricchiti dalla presenza di testimonianze storiche e archeologiche di grande suggestione, dai nuraghi al castello di Malaspina passando per le chiese romaniche. La carovana è stata organizzata, come sempre, secondo regole di sicurezza e logistica che hanno permesso ai dodici i ragazzi che hanno scelto come mezzo di trasporto la bici l’assistenza continua di due furgoni con a bordo, oltre a tutti i bagagli e attrezzature necessarie, altri ospiti che, un po meno allenati, hanno preferito viaggiare su quattro ruote. La permanenza a Bosa è durata nove giorni ed ha permesso ai ragazzi sia di stringere legami e conoscenza reciproca, sia di poter conoscere tutto il meraviglioso territorio circostante. Ma non solo.

 Durante tutta la durata della carovana, non è mai venuta meno la prospettiva terapeutica ed il lavoro educativo. Ogni ragazzo si è cimentato nella scrittura di una riflessione sulle relazioni più importanti di tre fasi della sua vita: l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. La lettura delle riflessioni ha visto l’intero gruppo molto coinvolto e partecipe. Tutte le giornate sono iniziate inoltre con la lettura della favola di “Pinocchio”. Il testo è stato letto e analizzato, cercando dei punti di contatto tra le avventure del burattino di Collodi e quelle di tutti i personaggi della favola e cercando le correlazioni con la storia di ognuno dei ragazzi.Oltre l’aspetto educativo non bisogna dimenticare il lavoro organizzativo e logistico di cui il gruppo si è fatto carico organizzando i pasti giornalieri, caricando e scaricando i furgoni per potersi spostare da un posto all’altro.

 L’Associazione Casa Emmaus di Iglesias opera attraverso la Comunità Terapeutica residenziale per tossico e alcoldipendenti anche in doppia diagnosi, una struttura per donne e mamme con bambini, i gruppi di convivenza, una struttura per adolescenti e giovani con patologie psichiatriche e/o sottoposti a misure alternative e un Centro d’Ascolto e Orientamento del disagio cittadino e del territorio circostante.

di Maria Giovanna Dessì 

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