145NAPOLI– La periferia Nord di Napoli – quella raccontata sui libri, al cinema e in Tv con la serie Gomorra – è anche un territorio di speranza. A Scampia, quest’anno, nel progetto di circo sociale, promosso dalla Fondazione L’ Albero della Vita, sono coinvolti oltre cento ragazzi divisi per fasce d’età, dai sette agli undici anni, e dai dodici ai diciotto. Dallo scorso anno l’attività ha raddoppiato l’offerta sul territorio napoletano: c’è la scuola di Circo per i ragazzi provenienti da Scampia, dai quartieri limitrofi e dai campi rom della periferia nord di Napoli e c’è l’attività circense che entra all’interno della scuola, con un progetto per combattere la dispersione scolastica. E’ un impegno a 360 gradi quello della Fondazione con sede a Milano, che da anni è impegnata sul territorio napoletano con progetti per i minori e le fasce deboli della nostra città.

LO SPETTACOLO- Musica, giocolerie e acrobazie, è la sintesi dello spettacolo portato in scena dai piccoli allievi della scuola “Circo Corsaro”, che da anni svolge le proprie attività sulla zona di scampia, grazie al sostegno della Fondazione  L’Albero della Vita. “Questo è un progetto che deve restare sul territorio – sottolinea Maria Teresa Cesarone, direttore della Scuola di Circo Corsaro –.  Ogni anno, quando riprendiamo l’attività, ci diciamo: “Bentornati a casa nostra”, perché il circo è la nostra casa. I ragazzi sono speciali, sono la nostra forza. Tra di loro, c’è chi, con qualche chilo di troppo, ha deciso di cambiare lo stile di vita, rinunciando a merendine fuori orario, per essere agili e stare sul trapezio. Hanno uno spirito di gruppo che quando arrivano anche ragazzi nuovi hanno una modalità di integrazione fantastica. Sono uno spettacolo da vedere”.

di D.D.

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