PADOVA- «Papa Francesco, scusa, sono di nuovo io, ti ho già scritto una volta. E lo rifaccio ancora. So che in questi ultimi tempi, da quando hai abolito l’ergastolo in Vaticano, ti stanno scrivendo molti ergastolani per chiederti di fare qualcosa anche per loro..». Inizia così la lettera scritta da Carmelo Musumeci al Santo Padre. Un appello, lanciato una seconda volta, per invitarlo a recarsi presso il carcere di Padova dove è rinchiuso da anni,ormai, scontando la sua infinita pena, insieme ad altri ergastolani ostivi. «Papa Francesco, ti ho raccontato questo episodio della mia infanzia perché nella mia prima lettera ti avevo scritto che gli “uomini ombra” del carcere di Padova ti aspettavano, io per primo. Tu però non sei venuto, non ancora. Lo so che hai tante cose da fare, devi vedere tante persone e non puoi sprecare il tuo tempo per un migliaio e poco più di ergastolani ostativi, né morti né vivi».
UOMO OMBRA- Si chiama Carmelo Musumeci e nasce nel 1955 ad Aci Sant’Antonio, in Sicilia. Durante la sua permanenza all’Asinara, riprende gli studi prendendo la licenza superiore e laureandosi, poi, in giurisprudenza con una tesi in sociologia del diritto intitolata “Vivere l’ergastolo”. Da anni collabora al progetto “Oltre le sbarre” insieme a don Oreste Benzi, conosciuto nel 2007. E’ promotore della campagna “Mai dire mai” per la lotta all’ ergastolo ostativo. Sono circa 1200 gli ergastolani condannati a scontare questa pena senza fine, lunga quanto la stessa vita. Si tratta di persone che non avranno mai l’opportunità di riscattarsi, secondo quanto- si legge dal blog di Musumeci- di reintegrarsi nella società o, semplicemente, rimediare ai propri errori perché rinchiusi dietro le sbarre di un carcere a vita. Musumeci si è posto da tempo, insieme ai suoi sostenitori, in prima linea per l’abolizione di questa pena. Collabora da tempo con diversi blog e ha scritto negli ultimi anni tre libri.

di Sabrina Rufolo

PER SAPERNE DI PIU’
Il sito dedicato a Musumeci
 

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