tifoneROMA – Più di 10 mila morti. Sarebbe questo, il primo bilancio delle vittime  del tifone Haiyan che ha colpito e distrutto le Filippine nei giorni scorsi. Venti che hanno sfiorato i 300km e onde che hanno superato i sei metri di altezza. Haiyan è uno dei tifoni più pericolosi della storia collocandosi al limite massimo della categoria 5. In questo contesto s’inserisce l’attività di Unicef, che sta analizzando la situazione e si sta già attivando per aiutare, gli oltre 1,7 milione di bambini sopravvissuti nelle zone colpite dall’emergenza. Già da tempo è attivo un team permanente, in collaborazione con il Governo, con le Agenzie delle Nazioni Unite e con le Organizzazioni  non governative, per supportare  le necessità dei bambini coinvolti. La città più colpita sembra essere Tacloban, capoluogo della provincia di Leyte che contava circa 200mila abitanti. Nei giorni precedenti il tifone, il governo delle Filippine ha mobilitato personale per garantire sicurezza alle persone che si trovavano nelle zone più a rischio. Mentre si prevede che, dopo aver attraversato il mare della Cina, il tifone potrebbe giungere  in Vietnam. L’Unicef su quel territorio è impegnata già da tempo con altre emergenze umanitarie: il conflitto armato in Zamboanga, il forte terremoto che ha colpito l’isola di Bohol, lo scorso Ottobre, ed ora con Haiyan.
AIUTI DALL’UNICEF – «Con circa 36 province segnalate dal governo che sono state investite dal tifone,  il più forte mai scatenato in tutto il  mondo, – spiega  Tomoo Hozumi, rappresentante Unicef nelle Filippine – sappiamo che un numero significativo di bambini sarà stato duramente colpito». Intanto a Copenaghen la Supply Division Unicef  sta caricando circa 60 tonnellate di aiuti di prima necessità, con ripari, kit medici e sanitari sui camion diretti verso l’aeroporto di Copenaghen per un ponte aereo d’emergenza. Si sta anche organizzando l’invio di impianti per la depurazione delle acque e kit sanitari direttamente dai fornitori in Europa e in Asia a Manila. Gli aiuti giungeranno nelle Filippine martedì 12 novembre. L’organizzazione, quindi, chiede sostegno alla comunità internazionale per affrontare quest’emergenza e garantire aiuti a tutti i bambini interessati.
 

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