CITTA’ DEL MESSICO – Si chiama “Il cammino della paura” il nuovo report di Soleterra. Un titolo che sintetizza in modo efficace quello che affrontano le persone che dal Centro America provano a raggiungere gli Stati Uniti e il Canada: 7 milioni e mezzo di persone, secondo i dati del dossier, che ogni anno percorrono le rutas, “tristemente famose per gli abusi e gli omicidi” ai danni dei migranti.
«Nei Paesi di transito bambini, donne e uomini migranti sono soggetti a violazioni gravissime dei loro diritti fondamentali», spiega il dossier, secondo cui il Messico è il paese più pericoloso per le persone che transitano verso nord. In un «Paese devastato da una violenza diffusa inaudita, data dall’imperversare della criminalità organizzata e dagli abusi di potere», infatti, «i migranti irregolari sono una ‘manna dal cielo’ per i cartelli criminali che nella tratta di persone hanno ormai la terza fonte di guadagno, dopo il traffico di armi e droga».
Secondo il Sottosegretariato per la Popolazione, la Migrazione e gli Affari Religiosi del Governo messicano (SEGOB), «ogni anno entrano in Messico 150 mila migranti clandestini», la maggior parte dei quali proviene dal Centroamerica. Una cifra che secondo le organizzazioni della società civile ammonta in realtà a 400 mila persone.

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