slot-machineBOLOGNA – In Italia giocare d’azzardo è lecito, ma il gioco d’azzardo patologico è una vera e propria dipendenza. L’azzardo ha un grande fascino, fa sperare, sognare, ti fa sentire forte, temerario, ma purtroppo, come cantava Morandi, uno su mille ce la fa.
In Emilia Romagna c’è una legge regionale che affronta il problema, la legge n. 5 del4/07/2013, intitolata ”Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico”.
La legge prevede anche la realizzazione d’iniziative, al fine di diffondere nei minori la cultura dell’utilizzo del denaro in modo responsabile, di rafforzare la cultura del gioco misurato e consapevole e il contrasto e la prevenzione del rischio della dipendenza dal gioco, con la partecipazione degli enti locali e delle istituzioni pubbliche e private.
In questi giorni, proprio dall’Emilia R., è venuta alla ribalta una singolare iniziativa di una banca, che ha dichiarato guerra al gioco d’azzardo.
Il Gruppo BPER, Banca Popolare dell‘Emilia Romagna, Istituto simbolo di un territorio da sempre attento al bene sociale, ha emanato, una circolare, rivolgendosi ai propri 12 mila dipendenti, con la quale definisce una serie d’iniziative per informare, prevenire e avviare attività di contrasto riguardo il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP). Un’azione concreta, per contrastare il dilagante fenomeno, grazie anche alla collaborazione che il Gruppo ha stretto con l’Associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”, presieduta da Matteo Iori, presidente anche del CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo). Tutti i dipendenti della banca hanno ricevuto informazioni sul Gap, su come individuare eventuali soggetti affetti, su come intervenire nei loro confronti. I potenziali giocatori, infatti, possono essere riconosciuti dalla quantità di denaro prelevato o dalle transazioni verso bar e sale da gioco. La stessa circolare, segnala link e riferimenti utili per individuare centri di aiuto, strutture d’assistenza e comunità di accoglienza specializzate; la banca, inoltre, anticipa che pubblicherà articoli informativi sul tema, destinati alla clientela e ai soci BPER; infine, ricorda che alle carte di credito emesse dal Gruppo BPER sono inibite operazioni di pagamento presso esercizi o siti internet classificati nella categoria “gambling (gioco d’azzardo); sono invece abilitate le carte prepagate ricaricabili e le carte di credito “black” (destinate a un segmento di clientela facoltoso).
«L’iniziativa – dichiara Luigi Odorici, Amministratore Delegato del gruppo BPER – è stata promossa dalla struttura che all’interno di BPER si occupa di responsabilità sociale d’impresa, nel rispetto del codice etico che ispira l’attività delle banche del nostro Gruppo”. “Il gioco d’azzardo patologico- è una piaga sociale diffusa, cui occorre fare fronte con attività concrete di prevenzione e cura. Su questo tema, continua Odorici- il Gruppo BPER ha voluto dare un segnale di attenzione, senza voler esprimere giudizi sugli operatori di un settore che svolgono un’attività lecita e regolamentata. Riteniamo che non si possa restare indifferenti di fronte a un fenomeno sociale così preoccupante. Il Gruppo BPER intende rendere un servizio utile alla comunità, cercando di contribuire alla prevenzione di patologie che possono avere effetti devastanti».
Il Gruppo BPER precisa che non proporrà mai alla clientela l’acquisto di biglietti del tipo “Gratta e vinci” e informa, anche, di avere inserito, nelle lezioni di educazione finanziaria rivolte agli studenti dalla terza media inferiore in su, alcuni riferimenti sul gioco d’azzardo.
Sicuramente un approccio laico al fenomeno del gioco d’azzardo, quello del Gruppo BPER e non ideologico, con il quale , la Banca non intende criminalizzare né il gioco , quello sano , né i gestori, ma pur sempre un atteggiamento proattivo di fronte a un fenomeno sociale così preoccupante.

di Paola Amore

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