DAMASCO – Chiunque andrà alla conferenza di pace che la Russia sta cercando di organizzare tra Bashar al Assad e i cosiddetti “ribelli” dimostrerà di non essere dalla parte del popolo siriano, sarà appellabile come “traditore” e verrà giudicato “davanti ai nostri tribunali”. Il proclama belligerante è di una parte dei cosiddetti “ribelli”, che hanno rifiutato ancora una volta qualsiasi approccio ai piani di pacificazione che sono stati proposti per la situazione siriana, e che non prevedono il passaggio dei poteri da Assad alla dirigenza americano-siriana.
La Russia ha risposto con il suo Ministro degli Esteri, Sergei Lavrov: «E’ vergognoso che alcune organizzazioni estremiste, terroriste, che lottano contro le forze governative in Siria, comincino a lanciare minacce, e non è la prima volta. Queste minacce sono indirizzate a coloro che vorrebbero osare partecipare alla conferenza di Ginevra proposta dalla Russia e dagli Stati Uniti».

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